È arrivata, come era prevedibile, la tanto attesa risposta del MEF, che non lascia adito a dubbi: la delibera del 13 luglio 2022 che ha aumentato l’aliquota IMU al 11,4 per mille è illegittima. E si accende infuocata la polemica politica: dà fiato alle polveri Fratelli d’Italia, che chiama in causa il Sindaco, il Ragioniere Generale e il Collegio dei Revisori dei Conti.
di Giacomo Belvedere
Come volevasi dimostrare. L’avevamo scritto più volte, a partire da un articolo del 3 dicembre 2022, che la maggiorazione dell’aliquota IMU (passata dall’aliquota vigente dell’10,6 x mille all’aliquota massima dell’11, 4 x mille), era palesemente illegittima e che occorreva in autotutela amministrativa procedere a modificare tempestivamente la delibera del Consiglio comunale di Caltagirone del 13 luglio 2022, ma la nostra è rimasta vox clamans in deserto. O meglio, una delle voces clamantes in deserto, dal momento non eravamo soli a chiedere all’Amministrazione comunale di ritornare sui propri passi: avevamo come autorevoli compagni di strada l’Ordine dei Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Caltagirone e vari Caf della città.
Ma sono voces cadute nel vuoto dei “distinguo” e dei
bizantinismi contabili, dei dubbi amletici alla San Tommaso: “se non tocco non ci
credo”, del trincerarsi dietro il parere
tecnico favorevole alla maggiorazione dato dal Collegio dei Revisori dei Conti
e dal Ragioniere Generale dott. Pino Erba. Pareri che si fondavano non tanto –
come avrebbero dovuto - sulla legittimità del provvedimento, quanto sull’impatto
che il ritorno dell’aliquota IMU al livello precedente avrebbe comportato sul
bilancio dell’Ente. Pareri, dunque, angustamente ragionieristici e palesemente fuori tema (il tema era la
legittimità).
Quindi nella seduta dell'8 giugno scorso, la svolta: l’assise comunale ha approvato a maggioranza – 13 sì e 7 astenuti – il provvedimento, così come emendato dal centrodestra (emendamento presentato da Aldo Grimaldi nella seduta del 30 maggio), che ridetermina al 10,60 x 1000 (eliminando così la maggiorazione di 0,80 x 1000 proposta dagli uffici e dall’Amministrazione) l’aliquota Irpef sulle seconde case per il 2023.
Resta tuttavia ancora in piedi – è bene rammentarlo ai Consiglieri comunali - la contestata delibera del 13 luglio 2022.
Ed su di essa oggi arriva la doccia fredda da parte del Mef: è illegittima e va tempestivamente modificata. E, come era prevedibile, si accende infuocata la polemica politica. Dà fiato alle polveri un comunicato del Circolo di Caltagirone di Fratelli d’Italia. «Il Ministero – si legge nel comunicato - rispondendo a una richiesta della CGIL di Caltagirone del 22/05/2023 ha statuito che “la mancata vigenza della maggiorazione della Tasi per l'anno 2015 ha comportato, dunque, il venir meno in via definitiva della facoltà di utilizzare la leva fiscale aggiuntiva dello 0,8 per mille”, stabilendo che l'aliquota massima consentita è l’1,6% o 10,60 per mille. Infine il Ministero invita il Comune a modificare tempestivamente la deliberazione per l'anno 2022».
Quindi l’affondo sul Sindaco Roccuzzo: «Sul piano strettamente politico spiace l’atteggiamento del Sindaco che definiva “infondata la polemica sull’aumento dell’aliquota Imu” e professava la legittimità del provvedimento “perché siamo un Comune in dissesto”» .
Infine la severa censura sugli organi contabili del Comune: «Si stigmatizza il comportamento del Ragioniere Generale e del Collegio dei Revisori. Considerato il tenore della norma analizzata, il lavoro della commissione dell'Ordine dei Commercialisti e il parere del Segretario Generale: come sono stati dati pareri favorevoli alla proposta di aumento dell’aliquota? Sulla base di cosa sono stati dati pareri negativi all'emendamento del Centrodestra? Il Collegio dei Revisori è ancora organo di garanzia di questo Consiglio Comunale?».
«Chiediamo – conclude il comunicato - che venga annullata, immediatamente, la delibera che aumenta l’aliquota IMU per il 2022 e vengano effettuati i dovuti ristori ai cittadini che hanno pagato oltre il dovuto».
Ma per questo
occorre, aggiungiamo noi, una nuova delibera del Consiglio comunale che annulli
la delibera del luglio 2022.
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