Pubblicato il 06/12/2022
POLITICA
ph. Il Sette e Mezzo

Caltagirone, aliquote IMU: chiesto dall'opposizione Consiglio straordinario urgente



È stata chiesta dai Consiglieri di opposizione del centro destra al presidente del Consiglio comunale di Caltagirone Francesco Incarbone, una seduta straordinaria e urgente dell’assise cittadina, al fine di chiedere al Sindaco Roccuzzo la revoca in autotutela della delibera di C.C. n. 28 del 13/7/22, che determina l'aumento delle aliquote IMU anno 2022, dall’aliquota vigente dell’1,06% all’aliquota massima dell’1,14%.

di Giacomo Belvedere


Eppur si muove. Si agitano le acque chete della politica caltagironese
sulle aliquote Imu 2022 del Comune di Caltagirone, dopo il nostro articolo del 3 dicembre scorso. Come è noto, vi sono seri dubbi di legittimità sulle aliquote IMU, che sono schizzate dall’aliquota vigente dell’1,06% all’aliquota massima dell’1,14%.

È stata chiesta dai Consiglieri di opposizione del centro destra al presidente del Consiglio comunale di Caltagirone Francesco Incarbone, una seduta straordinaria e urgente dell’assise cittadina, al fine di chiedere al Sindaco Roccuzzo la revoca in autotutela della delibera di C.C. n. 28 del 13/7/22 proposta dallo stesso nella qualità di Assessore al Bilancio, e  dal dirigente dell’Area 2 Pino Erba, che determina l'aumento delle aliquote IMU anno 2022.

Nella Mozione, avente ad oggetto il documento di studio della “Commissione Tributi locali” dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Caltagirone su aliquote IMU anno 2022 del Comune di Caltagirone, si impegnano il Sindaco, l'assessore al Bilancio, il Dirigente dell'Area 2 Pino Erba e il Collegio dei Revisori dei Conti a verificare quanto contenuto nel documento elaborato dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, assumendo tutte le iniziative necessarie, ivi compresa quella di portare in Consiglio con urgenza, vista la evidente scadenza, una nuova proposta, contenente i correttivi necessari ed adeguati ad adeguare la delibera del Consiglio comunale n. 28 del 13 luglio 2022, su proposta n. 36 del Sindaco e del dirigente dell’Area 2 alle osservazioni formulate dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di  Caltagirone, tutelando i cittadini e l'Ente Comune di Caltagirone.



Nella delibera consiliare del 13 luglio 2022, alla luce del parere del Collegio dei Revisori dei Conti, è stato rideterminato e approvato la misura massima delle imposte tasse locali e sensi degli artt. 243 e 251 del TUEL tra cui l'IMU su altri fabbricati e aree fabbricabili, che sono passate dall’aliquota vigente dell’1,06% all’aliquota massima dell’1,14%.

L’assise cittadina ha approvato, per appello nominale, la proposta di delibera consiliare proposta n. 36 dal Sindaco, in quanto assessore al Bilancio, e  dal dirigente dell’Area 2 Pino Erba, con 8 favorevoli (Di Stefano Vincenzo, Interlandi, Failla Luigi,  Cardiel, Polizzi, Giardinelli, D’Avola, Panarello); un astenuto (Incarbone); sei contrari (Failla Marco, Messina. Montemagno, Grimaldi, Rabbito, Gruttadauria).



I consiglieri di opposizione fanno proprie le risultanze della Commissione “Tributi locali” istituita dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Caltagirone su aliquote IMU anno 2022, che invitano gli organi competenti del Comune di Caltagirone  “tempestivamente, tenuto conto della prossima scadenza del 16 dicembre 2022, invitandoli a procedere a modificare tempestivamente, nell’esercizio del potere di autotutela amministrativa e al fine di ripristinare la legittimità dell'imposizione, l'aliquota dell'IMU applicabile ai fabbricati e alle aree fabbricabili in questione per l'anno d'imposta 2022, riconducendola entro il limite massimo del 10,6 x mille”.



Ciò alle luce di un documento del MEF, “Rilievi Imposta Municipale propria (IMU)”, in cui c. 7.1 si stigmatizza come un‘«ipotesi non coerente con la normativa» l’utilizzo illegittimo della maggiorazione di cui all’art. 1, comma 755, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, quando la delibera consiliare approvi l’aumento dell’aliquota IMU oltre l’1,06 per cento per gli immobili diversi dall’abitazione principale [oppure oltre lo 0,6 per cento per le abitazioni principali di categoria catastale A/1, A/8 e A/9] nel caso in cui la maggiorazione del tributo per i servizi indivisibili (TASI) di cui all’art. 1, comma 677, terzo periodo, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, non fosse vigente nel Comune nell’anno 2015.

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