Pubblicato il 10/03/2021
ATTUALITÀ

“Storia di una pandemia” di A. Annaloro: un anno dopo per non dimenticare



Riproporre oggi, a un anno di distanza, il corto “Storia di una pandemia in 50 foto”, 13 minuti di suggestiva intensa bellezza, con cui il maestro fotografo Andrea Annaloro documentò i primi mesi difficili del Covid a Caltagirone, è non solo un’operazione di straordinaria attualità, ma anche la risposta a un imperativo morale: non dimenticare per non ripetere gli errori del passato.  


di Giacomo Belvedere

Un anno è passato e siamo punto e a capo. Ci sembra, dopo un anno, di rivedere lo stesso film, di rivivere lo stesso incubo. Marzo 2021 come marzo 2020, quando l’Italia intera si fermò per un virus di cui non si sapeva molto. In realtà qualcosa è cambiato: conosciamo meglio il nostro nemico, le mascherine non sono più merce rara e abbiamo i vaccini. Eppure, proprio adesso che intravediamo la luce in fondo al tunnel, abbiamo smarrito quel senso di solidarietà, di fratellanza, contro il comune nemico, che caratterizzava quel periodo di duro lockdown, che tuttavia non aveva piegato la nostra resistenza.


Oggi, invece, prevale un sentimento di rassegnazione e forte è la tentazione di abbandonare la lotta, proprio quando si ha la possibilità di vincerla. Un tentazione micidiale, da cui ci può salvare solo la memoria

Per questo, riproporre oggi, a un anno di distanza, il corto “Storia di una pandemia in 50 foto”, 13 minuti di suggestiva intensa bellezza, con cui il maestro fotografo Andrea Annaloro documentò quei mesi difficili, è non solo un’operazione di straordinaria attualità, ma anche la risposta a un imperativo morale: non dimenticare per non ripetere gli errori del passato.  


“Durante i mesi di marzo aprile e maggio 2020 – spiega Andrea Annaloro - ho raccolto  immagini che descrivevano il mio stato d'animo e che lasciavano una traccia che desidero donare alla mia amata città”. “All'inizio dell'estate scorsa – continua - ho contattato il Presidente dell'associazione Gesualdo Floridia, proponendogli di far parte della rassegna. Coadiuvato dal parere amichevole del dott. Domenico Amoroso e da Diletta Impresario, ho montato un video con le sembianze di una vera e propria storia”.

Il video inaugurò il 2 agosto 2020 a Villa Patti, la rassegna cinematografica “PortAperte al Cinema solidale”, promossa e organizzata dall’associazione “Cinematografo2000” con il sostegno di PortAperte onlus, di altri soggetti privati fra cui Confesercenti e col patrocinio del Comune di Caltagirone.


“Storia di una pandemia” è un racconto con immagini forti, che fanno male, ma al contempo purificano e sollevano. Una discesa catartica nel limbo del lockdown, in una città deserta, attanagliata dalla paura. Un itinerario che scava, con lo sguardo asciutto dell'obiettivo fotografico, dentro l’anima della città, in cui la pietas del racconto non viene suggerita forzatamente, ma emerge dallo stesso paesaggio urbano, in cui le figure di umani si muovono spaesati, come sopravvissuti alla fine del mondo.

Siamo diventati migliori? Difficile dirlo, perché siamo ancora dentro la storia che quelle foto raccontano. I giorni che ci attendono saranno decisivi: potrebbero farci ripiombare all'inferno. O, al contrario, aprirci la via a riveder le stelle.

STORIA DI UNA PANDEMIA (A. ANNALORO)




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