Pubblicato il 04/04/2020
RELIGIONE / DIOCESI

L’Emporio della Solidarietà di Caltagirone in prima linea nella lotta alle nuove povertà da COVID 19 - VIDEO



La pandemia in corso ha aggravato la crisi. “Assistiamo tanta gente che non era inserita nei nostri elenchi – ci dice il diacono Antonino Carfì. “C’è chi si sente in colpa per la situazione in cui si trova”: sono i nuovi poveri che il Coronavirus sta spingendo al di sotto la soglia della sostenibilità economica e quasi si vergognano di non farcela e di dover  chiedere aiuto.


di Giacomo Belvedere

L’Emporio della Solidarietà di Caltagirone è in prima linea sulla frontiera della nuove povertà causate dall’epidemia da COVID 19. L’Emporio è un supermercato sui generis, pensato per aiutare chi si trova in difficoltà economica. Un luogo di distribuzione gratuita di alimenti e prodotti di prima necessità. L’iniziativa è promossa dalla Caritas Interparrocchiale di Caltagirone con la collaborazione della Caritas Diocesana e della Fondazione Incontrocorrente. È stata a lungo pensata e concordata da tutte le parrocchie della città, dopo un lavoro di progettazione durato due anni.


Inaugurato dal vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri, il 14 febbraio 2018, nei locali della Città dei Ragazzi ma con ingresso da Via Verga 2/a, segue circa 100 famiglie, registrate in 5 centri d’ascolto cittadini, che ricevono una card con un punteggio da spendere per i beni di prima necessità.


A Caltagirone il disagio sociale ed economico delle fasce deboli è un problema che esiste e desta preoccupazione. Secondo i dati forniti dall’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Caltagirone, erano, prima della crisi del Covid.19, quasi 500 le famiglie che versavano in condizioni di estrema povertà.

E la pandemia in corso, con il blocco di tutte le attività produttive, ha aggravato la crisi ed è cresciuto iol numero delle famiglie, che non ce la fanno a sbarcare il lunario.


“Assistiamo tanta gente che non era inserita nei nostri elenchi – ci dice il diacono Antonino Carfì, direttore della Caritas Interparrocchiale caltagironese, che assieme al diacono Francesco Arcidiacono, economo, si occupa della gestione della struttura caritativa. “C’è chi si sente in colpa per la situazione in cui si trova”: sono i nuovi poveri che il Coronavirus sta spingendo al di sotto la soglia della sostenibilità economica e quasi si vergognano di non farcela e di dover  chiedere aiuto. Carfì invita i cittadini a segnalare all’Emporio le situazioni di disagio sommerse.


L’Emporio si avvale della collaborazione di tanti cittadini e di alcune ragazze del servizio civile. “Colgo anche l'occasione per ringraziare quanti, fra tanti impegni personali, familiari e professionali, continuano a donare il loro tempo per il buon funzionamento di questo importante presidio di Carità. Grazie anche a quanti stanno contribuendo, in vario modo, a migliorare le condizioni di vita di tanti nostri concittadini afflitti da situazioni di disagio economico e sociale, privati e aziende” – conclude Carfì.

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Si può contribuire attraverso una donazione con un bonifico all’Emporio o anche con il “carrello sospeso”: la possibilità di fare la spesa presso il supermercato Decò comprando beni di prima necessità a favore dell’Emporio.   

Questo il codice IBAN per eventuali donazioni. È l’unico codice IBAN riconducibile direttamente all’Emporio della Solidarietà di Caltagirone.

Caritas Interparrocchiale Caltagirone
Codice IBAN IT 93 T 08985 83910 008001008021
Causale: donazione Emporio della Solidarietà.

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