Si ripetono, ogni giorno, episodi preoccupanti. Il 21 e 22 agosto due roghi accesi nella notte in viale Europa, in un area frequentata dalla movida calatina; la notte del 23 agosto teppisti vandalizzano le panchine al Giardino Spadaro. E ci sono anche genitori che scattano compiaciuti foto ai figli, mentre stappano la bottiglia di spumante e ne versano il contenuto sulla Scala.
di Giacomo Belvedere
È un vera “emergenza educativa”, quella del rispetto del patrimonio artistico della città di Caltagirone? La notte del 23 agosto sono state gravemente vandalizzare le panchine in terracotta al Giardino Spadaro, che si trova nei pressi della monumentale Scala di S. Maria del Monte. Ci segnala Carlo Palazzo, inviandoci dele foto che parlano da sole: “Ieri sera [la sera del 23 agosto, ndr] un gruppo di teppisti ha letteralmente distrutto le storiche panchine in terracotta del Giardino Spadaro. Si rimane increduli, sgomenti e senza parole e si spera che l’amministrazione comunale ne prenda atto al più presto ripristinando il danno subito e magari mettendo sotto controllo certi posti della nostra città che sono parte stessa della nostra identità”.
Un episodio, che purtroppo non è isolato. Non si contano, infatti, le lamentele, le segnalazioni sui social, preoccupate per i segnali allarmanti di una diffusa mentalità dello sballo nella città della ceramica che, per noia, gioco, sfida, sballo, vertigine di una vita borderline, voglia di trasgressione porta a compiere gesti deprecabili, stupidi e, a volte, anche pericolosi, che compromettono il patrimonio artistico della città e rischiano anche di mettere in serio pericolo l’incolumità degli abitanti.
Il 21 e 22 agosto scorsi, quasi alla stessa ora, due roghi sono stati accesi in viale Europa, in uno dei luoghi prediletti dalla movida calatina, sono stati spenti grazie all’intervento immediato delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, ma la zona è piena di sterpaglie secche e vegetazione, e dunque è andata bene, ma poteva accadere il peggio.
Ma il problema delle “notti brave”, purtroppo, non
coinvolge solo i giovani. “Vedere giovani mentre strappano la bottiglia di
spumante – si legge oggi in un post Maria Luisa Di Raimondo su Fb - versandolo sulla scalinata
facendosi fare la foto dal genitore compiaciuto è davvero vergognoso... la
scala è un bene monumentale di tutti,da tutelare....vadano a fare i
festeggiamenti a casa loro!!!!”. Quest'ultimo episodio non è grave per i danni fisici che produce, ma per quelli morali. È ilsegno di una superficialità, da parte degli adulti, che
è ancora più grave, perché legittima, agli occhi dei giovani, la noncuranza e il
disprezzo per dei beni della città. E questa è, forse, la più preoccupante emergenza educativa.
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