Pubblicato il 09/11/2018
SOCIETÀ

Eduscopio, Calatino: quali istituti tecnici e professionali offrono maggiori sbocchi nel mondo del lavoro?



Quali istituti mi consentono di poter spendere il mio diploma per lavorare? Nella classifica di Eduscopio sono due gli indici presi in considerazione: l’Indice di Occupazione, cioè la percentuale dei diplomati “occupati” (che hanno lavorato almeno sei mesi nei due anni post diploma) in rapporto ai diplomati che non si sono immatricolati all’università; b) la coerenza tra studi fatti e il lavoro svolto. Qui i dati del Calatino.


Nella scelta della scuola superiore non gioca solo un peso determinante sapere quali prospettive di successo universitario mi offre la scuola, ma anche quali possibilità concrete ho di poter spendere il diploma conseguito per entrare nel mondo del lavoro. Se si esclude, infatti, chi ha frequentato corsi di studio di tipo liceale e si orienta in prevalenza verso l’università, circa il 60% degli studenti con alle spalle studi tecnici e circa l’80% dei diplomati che hanno frequentato un istituto professionale preferisce uno sbocco immediato nel modo del lavoro. Per tali ragioni Eduscopio classifica gli istituti nella parte relativa agli esiti accademici solo se mandano all’università almeno un diplomato su tre (33%). Gli istituti professionali non sono valutati in questa sezione poiché il tasso passaggio dei diplomati da queste scuole all’università è in genere non superiore al 20%. Sia i tecnici che i professionali sono invece classificati nella sezione relativa agli esiti lavorativi.


Per poter sapere quali istituti diano “una marcia in più” per accedere al mondo del lavoro, il Progetto Eduscopio della Fondazione Giovanni Agnelli dall’anno scorso, ha raggiunto una copertura nazionale anche per gli esiti lavorativi dei diplomati: sono classificate le scuole ad indirizzo tecnico e professionale di tutte le regioni italiane. Partito in forma sperimentale nel 2015/16 in sole due regioni (Lombardia e Piemonte), il progetto, dopo l’estensione a sette regioni nel 2017 (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Basilicata e Sardegna), dal 2018 si è allargato a tutto il territorio nazionale, con l’eccezione delle province autonome di Aosta e Bolzano.


Per coloro che non proseguono gli studi e preferiscono entrare rapidamente nel mondo del lavoro, eduscopio.it ha verificato in che misura gli istituti tecnici e professionali hanno fornito competenze adeguate e immediatamente spendibili in termini lavorativi, curando in particolare la delicata fase di avvicinamento e ingresso al mondo del lavoro (transizione scuola-lavoro).

Due sono state le fonti dei dati. La prima è l’Anagrafe Nazionale degli Studenti (ANS) del MIUR, dalla quale vengono tratte le informazioni sugli studenti che hanno conseguito un diploma in una scuola statale o paritaria. La seconda è rappresentata dalle Comunicazioni Obbligatorie (COB) del Ministero del Lavoro, che descrivono per ogni lavoratore dipendente i principali eventi che ne caratterizzano la carriera lavorativa, il cui trattamento è stato realizzato attraverso gli standard qualitativi del CRISP dell’Università Milano Bicocca.


CLASSIFICA DEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI DEL CALATINO – La comparazione tra le scuole è avvenuta sulla base di due indicatori fondamentali: 1) l’Indice di Occupazione (IdO), cioè la percentuale dei diplomati “occupati” (che hanno lavorato almeno sei mesi in due anni dal diploma) in rapporto ai diplomati che non si sono immatricolati all’università; 2) la coerenza tra studi fatti e il lavoro svolto. Non include coloro che lavorano, ma hanno una qualifica professionale trasversale, cioè comune a più titoli di studio (ad es. commessi in attività commerciali di diversi settori merceologici), e per i quali non si può valutare con certezza il grado di coerenza; né ovviamente coloro che lavorano ma hanno una qualifica professionale non in linea con il proprio titolo di studio.

Dunque, per valutare la capacità formativa della scuola in termini di inserimento lavorativo dei diplomati, Eduscopio prende in considerazione solo i diplomati che hanno manifestato un interesse esclusivo per il mondo del lavoro.


Indirizzo tecnico settore tecnologico:

Al primo posto nel Calatino, primato che conferma anche rispetto agli analoghi istituti tecnici della provincia, è l’IS Ramacca-Palagonia di Ramacca con un Indice di Occupazione del 51,51%. La coerenza del lavoro con il titolo di studio, invece, ottiene un punteggio equivalente a 16,67%.

Al secondo posto nel Calatino (3° posto in provincia) è il “Cucuzza-Euclide” di Caltagirone, che totalizza una percentuale di occupati del 37,64% (con una percentuale di 22,42% rispetto alla coerenza del lavoro col titolo di studio).

Terzo l'istituto privato “Michelangelo” di Scordia, com IdO del 30,35% (coerenza: 0%).


Indirizzo tecnico – settore Economico:

  1. “IS Ramacca-Palagonia” di Palagonia, che ottiene un Indice di Occupazione del 48,27% (coerenza del 12,5%) ed il primato anche in campo provinciale;

  2. “Michelangelo” (privato) di Scordia, con IdO 33,69% ( coerenza: 9,52%);

  3. “Dante Alighieri” (privato) di Caltagirone, con IdO 30,22 (coerenza: 0%);

  4. “IS Ramacca-Palagonia” di Ramacca, con IdO 29,16% (coerenza: 8,33%);

  5. “IS Majorana-Arcoleo” di Caltagirone, con IdO 22.66% (coerenza: 14,58%);

  6. “E Majorana” di Vizzini, con IdO 17,64% (coerenza: 25%).


Indirizzo professionale – settore Industria e Artigianato:

Al primo posto si colloca l’IPSIA “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Caltagirone, che ottiene il primo posto anche in provincia di Catania, con una percentuale di occupati del 36,07% (coerenza del 41,67%).


Indirizzo professionale – settore Servizi:

Al primo posto l’Alberghiero “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Mineo, con un IdO di 34,41% (coerenza molto alta: 65,22%) che si piazza al 4° posto in provincia; al secondo posto l’Alberghiero “Cucuzza-Euclide” di S. Michele di Ganzaria, con un IdO di 26,41% (coerenza, anche qui molto alta, 63,64%).


QUI LA CLASSIFICA DEI LICEI DEL CALATINO

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