Dalla Regione è venuto l'ok allo scorrimento della graduatoria per la realizzazione e il potenziamento dei Centri comunali di raccolta (Ccr sarà realizzato in un’area compresa tra le vie Duca di Camastra e Monsignor Mario Sturzo, e due impianti satellite, in via Cristoforo Colombo (vicino all’area della Protezione civile), e in località Boschigliolo. Ma sulla raccolta differenziata dati ancora altalenanti, con una battuta d'arresto a giugno 2018 e una ripresa nei mesi di agosto e settembre. Occorre ancora fare di più per raggiungere la fatidica soglia del 65%, prevista dalla normativa e dall'appalto.
La Regione siciliana ha autorizzato lo scorrimento della graduatoria per la realizzazione e il potenziamento dei Centri comunali di raccolta (Ccr). Ciò schiude definitivamente la strada all’attuazione del progetto esecutivo ((importo complessivo 1.095.000,00 euro) presentato dalla Giunta municipale e finanziato dall’assessorato regionale all’Energia, per la realizzazione, a Caltagirone, in un’area compresa tra le vie Duca di Camastra e Monsignor Mario Sturzo, di un Centro comunale di raccolta (Ccr) a servizio della raccolta differenziata.
“Il progetto – spiega l’assessore comunale alle Politiche ecologiche, Francesco Caristia – comporterà la creazione non soltanto del centro principale di raccolta, ma anche di due impianti satellite, l’uno in via Cristoforo Colombo (vicino all’area della Protezione civile), l’altro in località Boschigliolo, a beneficio dei tanti che risiedono nelle periferie della città. Attraverso il Ccr – aggiunge l’assessore – miriamo a incrementare la raccolta differenziata, che si sta già attestando su percentuali significative (attorno al 62 per cento)”.
“Ringraziamo il Governo regionale e, in particolar modo, l’assessorato all’Energia – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo -, per avere determinato la finanziabilità dell’importante progetto, attraverso il quale realizzeremo un Centro essenziale per migliorare ulteriormente un servizio strategico. Ciò avverrà con il coinvolgimento diretto degli utenti e ricadute positive sugli stessi”.
Una notizia che fa ben sperare, anche perché la raccolta differenziata a Caltagirone ha un andamento altalenante. La media da gennaio a giugno 2017 della raccolta differenziata era, infatti, del 17,73 per cento. Poi, con l'avvio sustematico della raccolta differenziata, si è avuto il balzo in avanti: la media del secondo semestre 2017 è cresciuta notevolmente, arrivando al 59,20 e superando il 60 per cento nell’ultimo quadrimestre del 2017. La punta massima ad agosto del 2017 con il 64,32%. Quindi un calo progressivo. A gennaio 2018 si aveva ancora il 60,64%, che è sceso a giugno di quasi 8 punti percentuale: raggiugendo solo un mediocre 52,88%. Nel mese di agosto la ripresa: si è arrivati nuovamente al 61,22 per cento, mentre a settembre (cifre aggiornate al 15 settembre) si è toccata quota 64,02%. Ricordiamo che il livello del rifiuto raccolto in forma differenziata in tutti i Comuni del Calatino, onde evitare penali, è il 65% previsto dalla normativa e nell’appalto.
Qualcosa ancora non funziona a pieno regime. Kalat Impianti ha lamentato nei giorni scorsi, che, con particolare riferimento al conferimento matrice umida presso impianto di compostaggio in C. da Poggiarelli, allo scarico della FORSU proveniente dal Comune di Caltagirone, si continua a registrare la presenza di frazioni contaminanti quali pannolini, posate metalliche, vetro, ceramica, imballaggi in plastica. Inoltre i rifiuti sono spesso contenuti in sacchetti di plastica neri o sacchi non conformi a contenere la tipologia di frazione umida, secondo la corretta pratica, che richiede sacchetti biodegradabili.
La presenza costante di frazioni contaminanti rappresenta un problema di ordine tecnico, in
quanto può danneggiare i macchinari e di ordine economico, in quanto aggrava la
frazione da smaltire successivamente in discarica, oltre a diminuire la qualità finale del compost ricavato dal
trattamento di tali rifiuti. Per tali ragioni il Sindacodi Caltagirone aveva deciso una stretta sui controlli e fatto divieto
assoluto di depositare e esporre qualsiasi tipologia di rifiuto in sacchi neri
o comunque non trasparenti, tali da impedire alla ditta gestore del servizio di
igiene ambientale ed agli operatori ecologici addetti alla vigilanza e verifica
del corretto conferimento; e vietato anche l'utilizzo di sacchi e/o
sacchetti diversi da quelli biodegradabili compostabili per il conferimento
della frazione organica. Gli effetti dell’ordinanza
sindacale n. 72 del 15 ottobre 2018 del
Sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo avrebbe dovuto decorrere dal 22 ottobre, termine poi prorogato al 1 dicembre, per dare “per dare ai cittadini la possibilità di
smaltire le eventuali scorte di sacchi neri”.
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