Pubblicato il 29/10/2018
SOCIETÀ

È la fine del doppio regime ora solare - ora legale?




"È necessario abolire lo spostamento delle lancette - ha spiegato Juncker a Strasburgo - gli Stati membri dovrebbero decidere da soli se i loro cittadini devono seguire l'ora legale o quella solare". Produrrà effetti la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che abroga il sistema ora legale/ora solare? Cerchiamo di capire meglio.


di Sebastiano Russo

La “consultazione pubblica online”, come viene definita nel documento di lavoro dei servizi della commissione europea, nasce dalla richiesta da parte dei cittadini, del Parlamento europeo e di alcuni Stati membri dell’UE per indagare sul funzionamento dell’attuale regime dell’ora legale dell’UE e sulla necessità o meno di modificarla. La consultazione pubblica online si è limitata a raccogliere le opinioni dei cittadini europei in una sorta di sondaggio d’opinione a larga scala riuscendo a coinvolgere 4,6 milioni di cittadini europei.

Il quesito posto riguardava il cambio dell’ora due volte l’anno per far fronte ai cambiamenti dei modelli di luce diurna attraverso le stagioni.


Già a partire dalla prima guerra mondiale molti stati membri adottarono questa scelta per risparmiare energia elettrica. In particolare l’Italia iniziò ad adottare l’ora legale per la prima volta nel 1916, in piena prima guerra mondiale. Poi si susseguirono i cambi secondo il calendario in tabella.

Anno

Inizio ora legale

Fine ora legale

1996-2018

Ultima domenica di marzo

Ultima domenica di ottobre

1981-1995

Ultima domenica di marzo

Ultima domenica di settembre

1980

Domenica 6 Aprile

Domenica 28 Settembre

1979

Domenica 27 Maggio

Domenica 30 Settembre,

1978

Domenica 28 Maggio

Domenica 1 Ottobre

1977

Domenica 22 Maggio

Domenica 25 Settembre

1976

Domenica 30 Maggio

Domenica 26 Settembre

1975

Domenica 1 Giugno

Domenica 28 Settembre

1974

Domenica 26 Maggio

Domenica 29 Settembre

1973

Domenica 3 Giugno

Domenica 30 Settembre

1972

Domenica 28 Maggio

Domenica 1 Ottobre

1971

Domenica 23 Maggio

Domenica 26 Settembre

1970

Domenica 31 Maggio

Domenica 27 Settembre

1969

Domenica 1 Giugno

Domenica 28 Settembre

1968

Domenica 26 Maggio

Domenica 22 Settembre

1967

Domenica 28 Maggio

Domenica 24 Settembre

1966

Domenica 22 Maggio

Domenica 25 Settembre

1948

Domenica 29 Febbraio

Domenica 3 Ottobre

1947

Domenica 16 Marzo

Domenica 5 Ottobre

1946

Domenica 17 Marzo

Domenica 6 Ottobre

1945

Lunedì 2 Aprile

Sabato 15 Settembre

1944

Lunedì 3 Aprile

Domenica 17 Settembre

1943

Lunedì 29 Marzo

Lunedì 4 Ottobre

1942

-

Lunedì 2 Novembre

1941

 

 

1940

Sabato 15 Giugno

-

1920

Domenica 21 Marzo

Domenica 19 Settembre

1919

Domenica 2 Marzo

Domenica 5 Ottobre

1918

Domenica 10 Marzo

Lunedì 7 Ottobre

1917

Domenica 1 Aprile

Lunedì 1 Ottobre

1916

Domenica 4 Giugno



Scopo del cambio dell’ora era quello di “risparmiare il consumo di luce”. Al tempo l’uso dell’energia elettrica era limitato all’uso dell’illuminazione, solo marginalmente veniva usata per altro. In questo secolo di alternanza solare/legale il mondo è completamente cambiato. Oggi l’uso dell’energia elettrica è principalmente legato all’uso di elettrodomestici, computer e refrigerazione nel periodo estivo e solo marginalmente all’illuminazione. L’uso dei sistemi a LED ha abbattuto notevolmente i consumi di energia elettrica legata all’illuminazione.



Analizzando i dati forniti da TERNA si può constatare come dal picco di risparmio che si è avuto nel 2011 con 647 GWh si è scesi a 567 GWh del 2017 con un trend costantemente decrescente. Sempre secondo i dati TERNA i mesi in cui si risparmia più energia sono aprile ed ottobre ovvero due mesi in cui non c’è l’esigenza né di riscaldare né di refrigerare.

Si tratta di un trend che ci obbliga a fare una riflessione sull’effettiva utilità del cambio dell’ora anche alla luce delle argomentazioni date dal campione intervistato.

Le domande poste erano:

1.Esperienza complessiva con il cambio orario biennale;

2.Preferenza per mantenere o abolire l'interruttore orario;

3.Motivo della scelta preferita; 

4.Importanza per la loro scelta da conservare e implementare;

5.Preferenza in caso di abolizione: ora legale permanente o tempo standard permanente.


Il 76% degli intervistati ha dichiarato di avere un’esperienza negativa con il passaggio dall’ora legale a quella solare e viceversa.

L’84% è favorevole all’abolizione del cambio orario, di questi il 43% afferma di avere disturbi alla salute dopo il cambio dell’ora, il 20% afferma che non sussistono più motivazioni legati al risparmio energetico. Coloro che hanno espresso motivazioni positive le attribuiscono all’attività ricreativa la sera.


(fonte Commissione Europea  risposte di tutti gli intervistati alla domanda 3 che hanno scelto l'opzione per "abolire il sistema attuale" nella domanda 2)


 

(fonte Commissione Europea  risposte di tutti gli intervistati alla domanda 3 che hanno scelto l'opzione per "mantenere il sistema attuale" nella domanda 2)


In merito alla domanda di cui al punto 4, gli intervistati avevano a disposizione una scala da 0 a 10.  Le risposte dei cittadini e delle parti interessate, coloro che sono favorevoli a mantenere l'attuale regime estivo e coloro che vogliono abolirlo, oltre il 90% degli intervistati valuta l'importanza della propria scelta almeno con il valore 7. 

L’opzione preferita dopo l’eventuale abolizione dell’attuale sistema di cambio d’orario fra ora solare ed ora legale, è nettamente favorevole all’ora legale. L'opzione preferita complessiva è l'estate permanente anziché l'orario invernale permanente. 2 529 000 di tutti gli intervistati (56%) preferirebbero l'orario estivo permanente e 1 648 000 di intervistati (36%) sarebbero a favore del tempo standard permanente (inverno), se si dovesse abolire il cambio orario. 377 000 intervistati (8%) non hanno un'opinione in merito. 

In generale, le risposte delle imprese e dei gruppi di stakeholder mostrano una chiara preferenza per l'estate permanente, che conferma la preferenza dei cittadini e l'esito generale dell'indagine. La media UE presenta una percentuale del 58% degli intervistati nelle imprese e nel gruppo di parti interessate che è a favore di un'opzione di orario estivo permanente, mentre il 34% è a favore di un'opzione invernale permanente.

"È necessario abolire lo spostamento delle lancette - ha spiegato Juncker a Strasburgo - gli Stati membri dovrebbero decidere da soli se i loro cittadini devono seguire l'ora legale o quella solare".

Ma con le elezioni alle porte chi avrà il coraggio di mettere mano ad una materia così complessa?

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