Pubblicato il 23/06/2017
CRONACA

Pestarono a morte un anziano di Grammichele: arrestati i due colpevoli – VIDEO ARRESTi



I due alle prime luci del 4 dicembre 2016 fermarono in Piazza Dante a Grammichele il pensionato Vincenzo Rizzo, classe 1948. Il decesso della vittima ha convinto il giudice ad applicare una nuova misura cautelare che,  ieri sera,  si è tramutata nella cattura dei due soggetti e la successiva traduzione nel carcere di Caltagirone

di Giusi Scollo – Giacomo Belvedere

I Carabinieri del Nucleo Operativo di Caltagirone, collaborati dalla Stazione di Grammichele, hanno arrestato ieri Gianpaolo Di Stefano, 22enne, e Agrippino Leandro Strano, 23enne, entrambi di Grammichele, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Caltagirone.

I due alle prime luci del 4 dicembre 2016 fermarono in Piazza Dante a Grammichele il pensionato Vincenzo Rizzo, classe 1948, e con la forza lo costrinsero a rientrare in casa dove, lo pestarono a morte, colpendolo in testa con calci e pugni, tentando di farsi consegnare i soldi della pensione. Un’aggressione da arancia meccanica: oltre alle brutali percosse, fu messa a soqquadro tutta la casa, ma senza trovar nulla: i due quindi si diedero alla fuga. Le conseguenze della feroce aggressione sono state fatali all’uomo: trasportato, in gravissime condizioni, in elisoccorso all’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania, operato d’urgenza e ricoverato nella divisione di rianimazione in prognosi riservata, fu quindi trasferito all’Ospedale Piemonte di Messina, dove il 13 giugno scorso, è deceduto, dopo sei mesi di agonia. La gravità delle lesioni riportate durante la tentata rapina non gli ha lasciato scampo: l’uomo è morto, dopo sei mesi di agonia per problemi cardiocircolatori. Vincenzo Rizzo era conosciuto da tutti in città per il suo carattere mite e la sua generosità.

L’INCHIESTA – Di Stefano e Strano furono incastrati anche grazie all’ausilio delle videocamere di sorveglianza della zona, che ne registrarono i movimenti. Dopo un’approfondita attività di sopralluogo a cura di personale della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Catania, le indagini si concentrarono immediatamente sull’individuazione delle telecamere dei circuiti di videosorveglianza, in grado di riprendere le fasi iniziali dell’efferato reato, per poi culminare nella perquisizione delle abitazioni dei sospettati: dall’esito di questa articolata attività di indagine si acquisirono gli elementi necessari ad avvalorare le responsabilità dei due aggressori in merito ai fatti contestati.

Dopo solo due giorni, i Carabinieri riuscirono ad identificare e sottoporre a fermo di indiziato di delitto gli autori della tentata rapina che, dopo un breve periodo  di carcere, furono destinati alla custodia domiciliare, con l’accusa di tentata rapina aggravata, sequestro di persona aggravato e lesioni personali aggravate in concorso.

Il decesso della vittima ha convinto il giudice ad applicare una nuova misura cautelare che,  ieri sera,  si è tramutata nella cattura dei due soggetti e nella successiva traduzione nel carcere di Caltagirone, laddove dovranno difendersi anche dall’accusa di omicidio preterintenzionale.

VIDEO ARRESTO

VIDEO CHE INCASTRA I DUE AGGRESSORI

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