La due giorni è incentrata sulla pesca insacchettata, un prodotto di qualità del territorio, sulle tavole dei consumatori sino a ottobre grazie alla sua maturazione tardiva) e sull’esaltazione del binomio fra le produzioni agricole e la ceramica, eccellenza della città.
Su iniziativa dell’Amministrazione comunale e di un comitato di peschicoltori presieduto da Dario Casella, a Caltagirone, sabato 13 e domenica 14 ottobre, la I Festa della Pesca. La due gierni è incentrata sulla pesca insacchettata, un prodotto di qualità del territorio, sulle tavole dei consumatori sino a ottobre grazie alla sua maturazione tardiva) e sull’esaltazione del binomio fra le produzioni agricole e la ceramica, eccellenza della città.
Ieri, sabato 13, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio, si è tenuto il convegno su: “La pesca tardiva, quale futuro?”, con introduzione e coordinamento dei lavori dell’assessore comunale allo Sviluppo economico Francesco Caristia, saluti istituzionali del presidente del Consiglio comunale Massimo Alparone, relazioni di Calogero Giancona (dirigente comunale Cia), Aurelio D’Asta (consigliere dell’Ordine dei dottori agronomi della provincia di Catania), interventi programmati di Giuseppe Scarciofalo (imprenditore agricolo) e Simone Amato (agronomo). Le conclusioni sono state affifdate al sindaco Gino Ioppolo e all’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera.
Oggi, domenica 14 ottobre, alle 10, non in piazza Umberto, come precedentemente annunciato ma, per ragioni climatiche, all’interno della Galleria “Luigi Sturzo”, si sono inaugurati gli stand, abbelliti dalle prestigiose ceramiche di Caltagirone (fra le quali le maestose “Teste di moro”, prestigiose opere d’arte dalla raffinata manifattura artigianale che da secoli arricchiscono e colorano le balconate e non solo), con degustazione dei frutti nei piatti in terracotta tipici della tradizione calatina.
L’intera giornata del 14 “corre” lungo il “fil rouge” della stretta
relazione fra la pesca insacchettata (di qualità superiore grazie al
sacchetto che funge da barriera ai parassiti e permette al frutto di
mantenere intatto tutto il suo profumo) e la vocazione artistica di una
delle città italiane di antica tradizione ceramica. Infatti, la festa si
svolge nel “cuore” del centro storico riconosciuto dall’Unesco quale
patrimonio dell’umanità, che pullula di botteghe artigiane con tanti
pregevoli oggetti. L’occasione per muoversi fra le quinte
barocche e per immergersi nelle bellezze di Caltagirone, di cui la
monumentale Scala di Santa Maria del Monte (142 gradini impreziositi da
splendide maioliche) rappresenta il più suggestivo, ma certo non unico
esempio.
La I Festa della pesca sarà chiusa, stasera alle 21, dallo spettacolo “Tra musica e parole” di Letizia Galesi (naif) con Ivana Grasso e Loredana Monaco.
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