L’incendio in un terreno incolto: blackout per qualche giorno alla pubblica illuminazione di viale Europa. L’Amministrazione: “Azioni severe contro chi disattende l’ordinanza anti-roghi.”
Viale Europa al buio per un incendio che ha danneggiato la cabina dell’Enel. Hanno preso fuoco le erbacce secche in un terreno incolto, dove non era stata effettuata la necessaria scerbatura, prevista per legge.
L’incendio è divampato nel primo pomeriggio di ieri in un terreno di proprietà privata posto in viale Europa, all’angolo con la via Fisicara, ha danneggiato la cabina dell’Enel e il quadro elettrico dell’impianto della pubblica illuminazione a esso collegato, che pertanto resterà spento per alcuni giorni, per consentire nel frattempo gli interventi di ripristino. Blackout forzato, quindi, alla pubblica illuminazione di un’area significativa della zona nuova della città. A esserne interessate saranno, infatti, lo stesso viale Europa, la via Cariddi e la strada adiacente.
Il terreno in cui si sono sviluppate le fiamme è uno di quelli che, come stabilito dall’ordinanza del 3 maggio scorso del sindaco Gino Ioppolo, avrebbe dovuto essere ripulito dal proprietario da stoppie, frasche, cespugli e arbusti, entro il 2 giugno, per evitare rischi alla pubblica incolumità specie nel periodo estivo, quando le alte temperature favoriscono il propagarsi dei roghi.
“È grave – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco, Sergio Gruttadauria, d’intesa con lo stesso primo cittadino – che, a causa della negligenza di un singolo, debbano determinarsi danni e disagi per la collettività sia in termini di sicurezza, sia per i commercianti della zona. Avvieremo contro il trasgressore in questa specifica circostanza e nei confronti di quanti altri dovessero disattendere i contenuti dell’ordinanza – conclude il vicesindaco -, ogni azione utile a garantire il rispetto delle regole e la salvaguardia della pubblica incolumità”.L’ordinanza sindacale anti-roghi prevede la sanzione di euro 50 per gli inadempienti. In caso di incendio l’ammenda va 50 a 258 per ogni ettaro o frazione di ettaro incendiati, più ovviamente, il ristoro degli eventuali danni procurati a persone e/o a beni mobili o immobili.
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