L'uomo, un ex fidanzato della donna, è stato condotto negli uffici del Commissariato da dove, redatti gli atti di rito e sentito il P.M. di turno, è ripartito per essere rinchiuso nel Carcere di Caltagirone, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Lunedì notte, agenti del Commissariato di Caltagirone sono intervenuti per un gravissimo episodi di violenza, verificatosi all’interno del C.A.R.A. di Mineo. Una donna ospite del Centro, infatti, rivolgendosi al personale ivi in servizio ha riferito di aver subito, poco prima, una violenza sessuale.
Immediatamente è scattato il dispositivo della Polizia di Stato che ha visto, anzitutto, la richiesta della presenza di una mediatrice culturale in grado di comprendere la lingua della donna la quale ha raccontato il triste fatto accadutogli poco prima, per mano di un nigeriano – anch’egli ospite del CARA.
Il responsabile
della violenza O.E., nigeriano del 1996, è stato immediatamente identificato,
rintracciato e bloccato all’interno del suo alloggio, dove i poliziotti del
Commissariato di Caltagirone hanno pure ritrovato alcuni indumenti, indossati
dal nigeriano al momento della violenza, con evidenti macchie di sangue,
verosimilmente appartenente alla vittima.
La donna, intanto, è stata accompagnata all’ospedale Gravina di Caltagirone, dove i medici hanno confermato gli abusi.
Il nigeriano, invece, è stato condotto negli uffici del Commissariato da dove, redatti gli atti di rito e sentito il P.M. di turno, è ripartito per essere rinchiuso nel Carcere di Caltagirone, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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