Le fiamme hanno lambito il perimetro dell’ospedale di Santo Pietro, minacciando la Rems femminile e il blocco principale del reparto di fisiatria. Preoccupazione per i 36 pazienti (8 in fisiatria e 28 alla Rems) ospiti nei due moduli e per gli operatori. Grazie agli interventi preventivi di scerbatura e di pulizia del terreno, effettuati a suo tempo dall’ufficio tecnico dell’Asp di Catania si è scongiurato il peggio.
Giornata di fuoco anche oggi nel Calatino. Non è stato del tutto domato ieri il vasto incendio che, alimentato dal caldo e forte vento, ha devastato il Bosco di Santo Pietro, nel territorio di Caltagirone. In azione quattro squadre dei Vigili del Fuoco, la Forestale e Protezione civile. Arrivati in soccorso anche due Canadair e due elicotteri, a dar man forte per domare le fiamme.
Le fiamme hanno lambito il perimetro dell’ospedale di Santo Pietro, minacciando la Rems femminile e il blocco principale del reparto di fisiatria. Preoccupazione per i 36 pazienti (8 in fisiatria e 28 alla Rems) ospiti nei due moduli e per gli oparatori. Grazie agli interventi preventivi di scerbatura e di pulizia del terreno che sono stati effettuati dall’ufficio tecnico dell’Asp di Catania si è scongiurato il peggio. Provvidenzialmente il vento che ha soffiato in senso opposto all’aria ospedaliera, ha agevolato l’azione dei Vigili del fuoco e degli operatori in servizio.
Sul posto
presenti il responsabile della Rems Salvatore Aprile il direttore
dell’Unità operativa di fisiatria Roberto Torrisi, il direttore
dell’ufficio tecnico Francesco Alparone. Momenti di apprensione ci sono
stati quando le fiamme si sono affacciate sul limite dell’area
ospedaliera. I responsabili delle strutture presenti sul posto, il
direttore dell’ufficio tecnico il responsabile della Rems e il direttore
della fisiatria, hanno adottato tutte le misure indicate per prevenire
eventuali rischi per la struttura e per i pazienti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA