Pubblicato il 28/06/2018
RELIGIONE / DIOCESI

Caltagirone, celebrazioni in onore di S. Giacomo all’insegna della novità: statua restaurata e inno nuovo



I lavori di restauro nella Basilica del Santo hanno comportato alcune modifiche al tradizionale percorso delle processioni del 25 luglio e dell’ottava. La statua, restaurata a 500 anni dalla sua realizzazione, si offrirà ai fedeli nella sua originaria bellezza. Composto per l’occasione anche un inno liturgico ad hoc

Il mese di luglio, tradizionalmente dedicato a Caltagirone al santo patrono S. Giacomo, presenta quest’anno diverse novità. La circostanza del restauro che ha riportato alla originale bellezza il pregiato simulacro del Santo, a 500 anni dalla sua realizzazione, e l’impossibilità di utilizzare lo spazio della Basilica a lui dedicata, anch’essa in situazione di restauro, è divenuta occasione provvidenziale per sperimentare un’inedita modalità di celebrare il mese e la stessa festa liturgica del 25 luglio, con una suggestiva peregrinatio dell’Apostolo, che ‘visita’ le singole parrocchie della città.

Il simulacro del Santo Patrono, realizzato nel 1518 da Vincenzo Archifel, orafo e scultore catanese, è stato restituito alla sua bellezza originale con intervento magistrale del Laboratorio di Restauro del dott. Rocco Greco. 

«Il simulacro dal Santo patrono San Giacomo, – ha dichiarato il dott. Rocco Greco, Direttore tecnico restauratore – sono stati sottoposti a verifiche minuziose perché ne emergesse tutta la bellezza e la qualità. In corso d’opera sono emersi e sono stati svelati piccoli e grandi dettagli, che mentre testimoniano della ininterrotta devozione popolare, dicono anche della secolare e complessa vicenda storica che le ha viste al centro delle lunghe vicende della storia religiosa, civile e culturale della Città, catalizzatori a volte controversi dell’attenzione e della devozione della città».

Per l’occasione è stato inoltre composto un nuovo inno a S. Giacomo, che “debutterà” proprio sabato 30. L’Inno al glorioso Giacomo, che solitamente si canta, infatti, non è proprio del Santo Patrono della città della ceramica, ma è un riadattamento di un più generico inno al Santo Patrono di Luigi Picchi (Sairano, 27 settembre 1899 – Como, 12 agosto 1970), organista e compositore italiano di brani prevalentemente sacri e liturgici, il cui testo è variato a seconda del santo da festeggiare. Il nuovo inno jacopeo è stato musicato dal maestro Giuseppe Liberto, già direttore della  Cappella Musicale Pontificia Sistina, su testo italiano di mons. Calogero Peri, don Antonio Parisi e Giacomo Belvedere, ispirato all’antico inno medievale a S. Giacomo Te nostra laetis laudibus.

CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONIIl mese jacopeo sarà inaugurato dalla solenne celebrazione del 30 giugno in Cattedrale alle ore 19.30, presieduta dal Vescovo insieme ai sacerdoti e ai fedeli della città, con la partecipazione ufficiale dell’Amministrazione e delle autorità civiche. In verità il programma prevedeva inizialmente, prima della celebrazione in Cattedrale, che il simulacro del Santo venisse portato in processione dalla Chiesa dell’Immacolata sino alla Cattedrale, ma ha dovuto subire una variazione, con la cancellazione della processione,  a causa della concomitante manifestazione No Muos.

Lungo tutto il mese di Luglio, quindi, si avrà la peregrinatio del  simulacro, che sarà via via accompagnato nelle altre Comunità parrocchiali, in ciascuna delle quali sosterà due giorni, fino alla celebrazione della Festa del 25 luglio, preceduta dai solenni primi Vespri della vigilia. I trasferimenti del Simulacro e della Reliquia del Santo Patrono, avverranno nei giorni indicati in calendario, dopo la celebrazione eucaristica delle 18,30. Prende forma così, per desiderio del Vescovo e dei Parroci della città, una inedita modalità pastorale di rappropriarsi dell’antica devozione in forma più intensa e spiritualmente fruttuosa, senza nulla perdere della consueta suggestione religiosa, culturale e artistica.

«Seguendo un calendario appositamente predisposto, – ha dichiarato il Vescovo, Mons. Calogero Periil Simulacro restaurato sosterà nelle singole comunità parrocchiali della città, non all’insegna della frettolosa spettacolarità e di un folclore di maniera, ma per un incontro ‘ravvicinato’ con tutti i quartieri della città nella sobrietà di celebrazioni di fede, mediante le quali, nel segno della preghiera e di momenti appositamente dedicati, sia consentito a tutti i fedeli devoti, non tanto e solo di apprezzare da vicino il Simulacro restituito a nuova bellezza, ma di recuperare lo slancio di una devozione sempre tenace, ma che impari dalla testimonianza dell’Apostolo anche le radici e i linguaggi nuovi della fede autentica di un popolo».

Nei giorni successivi alla festa, dal 26 al 31 luglio, il Santo Patrono resterà in Cattedrale esposto alla devozione dei fedeli e dei visitatori, che certamente numerosi tornano dai luoghi della nuova residenza o dall’estero, per vivere il clima gioioso della festa patronale. I pellegrinaggi parrocchiali programmati renderanno solenni tutti i giorni dell’ottava.

La sera del 31 luglio, infine, San Giacomo sarà accompagnato processionalmente alla parrocchia S. Maria di Gesù attraverso i percorsi tradizionali. Da lì la sera dell’1 agosto, Ottava della Festa, Simulacro e Reliquia saranno riaccompagnati in Cattedrale dal popolo dei fedeli e dalla devozione della intera cittadinanza, con la partecipazione del solenne corteo Civico in tutta la suggestione del suo tradizionale splendore fino a raggiungere i Palazzo di città.

«È un momento di straordinaria importanza – don Antonio Parisi, presidente della Commissione per la peregrinatioper la nostra città che si prepara a vivere lo storico evento della peregrinazione del santo patrono, nel quinto centenario della realizzazione del prezioso simulacro. È una grande opportunità per rilanciare la devozione a San Giacomo e per rinnovare l’affidamento della nostra città alla sua protezione».

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