Pubblicato il 25/05/2018
SOCIETÀ

Caltagirone, sabato 26 maggio il tradizionale corteo della “Rusedda”



“A rusedda” è la pianta di cisto raccolta nel bosco di Santo Pietro che un tempo veniva venduta ai “cannatari” (gli stovigliai) per ardere i forni. Il ricavato veniva devoluto alle attività della parrocchia. Quest’anno, ad aggiungere interesse alla manifestazione, ci sarà la presenza della squadra a cavallo della Polizia di Stato.

Sabato 26 maggio, alle 15,30, con partenza da piazza della Regione, attraversamento delle vie Mario Milazzo, Principe Umberto, Giovanni Burgio, Giorgio Arcoleo, Roma, piazza Municipio, Vittorio Emanuele, Duca degli Abruzzi, Carcere e conclusione sul sagrato della Chiesa di Santa Maria del Monte, si terrà a Caltagirone il tradizionale e folkloristico corteo della “Rusedda”, composto dagli agricoltori della zona originariamente su muli, cavalli e carretti e oggi soprattutto trattori, automobili e camion, tutti accuratamente addobbati con la “rusedda”, la pianta di cisto raccolta nel bosco di Santo Pietro che una volta serviva ai “cannatari” (gli stovigliai) per ardere i forni. Un tempo, la sera prima, il centro storico e gli stretti “carruggi” riecheggiavano dei rulli di tamburo dei banditori, che invitavano i contadini alla raccolta, al grido: “Immu a ricogghiri a rusedda, immuci a puttari a rusedda a Maria di Conadomini. Immuci tutti ca n’havimmu bisognu” (andiamo a cogliere la rusedda. Portiamola a Maria di Conadomini. Andiamo tutti, perché c’è bisogno). E si indicava anche il luogo dove sarebbe avvenuta la raccolta.

Il colorato corteo viene preceduto da un vessillo (triunfu) con l’immagine sacra della Conadomini ed è caratterizzato dall’intermittente suono delle “brogne” (grandi conchiglie), trasformate in strumenti a fiato. Ad aggiungere interesse ci sarà la presenza della squadra a cavallo della Polizia di Stato.

La “Rusedda” è una delle manifestazioni – clou legate alla devozione per Maria Santissima di Conadomini, copatrona di Caltagirone, in onore della quale la parrocchia retta da don Mauro Ciurca è anche in questi giorni al centro di una serie di eventi religiosi e non, compreso l’allestimento, lungo la Scala di Santa Maria del Monte, della cosiddetta “Infiorata”. Quest’anno la “Rusedda”, di cui il sindaco Gino Ioppolo sottolinea “il profondo radicamento nella nostra comunità”, si avvale del coordinamento organizzativo dell’associazione “Senza Frontiere”, col particolare impegno di Giuseppe Carnibella. La partecipazione è riservata agli iscritti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA


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