Pubblicato il 30/04/2018
RELIGIONE / DIOCESI

Caltagirone, domani l’icona restaurata della Conadomini torna all’ex Matrice



La preziosa Tavola medievale, accuratamente restaurata e restituita a più autentica bellezza, sarà processionalmente accompagnata nella Basilica dell’ex Matrice e sarà ricollocata al centro del monumentale altare, dove resterà per l’intero mese esposta al peregrinare continuo di fedeli.

Apertura straordinaria del mese di maggio, tradizionalmente dedicato a Caltagirone alla Vergine SS.ma, venerata col titolo di Conadomini. All’antico fervore della secolare tradizione, si aggiunge quest’anno una ragione particolare: Martedì 1 Maggio, con una solenne devota processione – con partenza alle ore 19,00 da Piazza S. Francesco d’Assisi (Immacolata) – la preziosa Tavola, accuratamente restaurata e restituita a più autentica bellezza, sarà processionalmente accompagnata nella Basilica dell’ex Matrice. La preziosa reliquia sarà ricollocata al centro del monumentale altare, dove resterà per l’intero mese esposta al peregrinare continuo di fedeli.

«Ci apprestiamo a celebrare ancora una volta il mese di maggio dedicato alla Conadomini, da tempo molto caro alla devozione del popolo calatino – afferma il Vescovo mons. Calogero Peri -. Maria SS.ma è riconosciuta dalla fede del popolo come “Bedda Matri” e venerata da secoli come Patrona principale della Città. Contemplata alla luce del mistero Trinitario come “gran figlia, madre e sposa” essa ci educhi ad accogliere il grande mistero d’amore di un Dio Padre sempre misericordioso e accogliente che nel Figlio salvatore e redentore cammina con noi nel pellegrinaggio quotidiano come modello di obbedienza e abbadono; e con la forza dello Spirito si svela sorgente inesauribile di ogni bellezza, garante di ogni attesa, e mai assente all’impegno di restaurazione del mondo, facendo nuove tutte le cose, a partire dalla conversione del cuore, dell’intelligenza e della carità operosa di tutti e di ciascuno».

La Chiesa rimarrà aperta tutti i giorni al culto dei fedeli e alla possibilità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione: due le celebrazioni eucaristiche feriali quotidiane, alle ore 9.00 e alle ore 20.00. Nei giorni festivi invece le celebrazioni saranno alle ore 10.30, alle 18.00 e alle 20.00.

Il ricco programma predisposto prevede numerosi appuntamenti:

Sabato 5 maggio don Giuseppe Federico presenterà la “Lettura iconologica e iconografica della Tavola della Conadomini” e a seguire don Davide Paglia tratterà “Maggio a Maria. La devozione mariana a Caltagirone”. Sabato 12 maggio il dott. Rocco Greco presenterà i lavori di restauro della Tavola della Conadomini. Con particolare solennità sarà celebrato lunedì 21 maggio l’inizio della Novena, con la Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Vincenzo Manzella e l’omaggio dell’Amministrazione comunale alla Conadomini. Da segnalare inoltre venerdì 25 maggio la seconda edizione dell’iniziativa dei giovani “Dal Ponte al Monte”: percorso mariano tra le icone votive con partenza dal Santuario di Maria SS. del Ponte. Giovedì 31 il Clero cittadino celebrerà col Vescovo mons. Calogero Peri, alle ore 20.00 il solenne rito pontificale, cui presenzieranno in forma ufficiale le Autorità cittadine.

«Maggio e Conadomini sono per Caltagirone quasi un tutt’uno – dice il parroco don Mauro Ciurca –. Il sentimento profondo di attaccamento alla Vergine, che si esprime nella spontaneità dei riti di devozione, delle edicole votive riccamente addobbate di fiori e colori vivaci che arricchiscono molti angoli del centro storico, sono i segni di un quasi-automatismo spirituale e pastorale, che dà una forte impronta alla vita della città, recuperando per la comunità cristiana calatina il sentimento profondo di una Fede radicata nella memoria profonda come patrimonio anche sociale e culturale da valorizzare e restaurare a sua volta in un tempo in cui i valori cristiani sembrano affievolirsi a tratti».

Per l’intero mese di maggio la Basilica di Maria SS.ma del Monte resterà aperta ai tradizionali pellegrinaggi dei singoli devoti e programmati dalle comunità parrocchiali cittadine, dai gruppi e movimenti ecclesiali e dalle scolaresche, e soprattutto dall’affluire spontaneo dei fedeli che tutte le sere affollano la chiesa.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA


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