Caltagirone avvolta dalla nebbia, quella che i calatini chiamano affettuosamente “la paesana”, ha accolto il pubblico del rinnovato Teatro Politeama per il primo spettacolo messo in scena dopo i lavori di ristrutturazione. Un evento significativo, che ha visto protagonista Rocco Papaleo con il suo spettacolo "Esercizi di Libertà", accompagnato alla chitarra dal maestro Francesco Accardo.
di Sebastiano Russo
Caltagirone avvolta dalla nebbia, quella che i calatini chiamano affettuosamente “la paesana”, ha accolto il pubblico del rinnovato Teatro Politeama per il primo spettacolo messo in scena dopo i lavori di ristrutturazione. Un evento significativo, che ha visto protagonista Rocco Papaleo con il suo spettacolo "Esercizi di Libertà", accompagnato alla chitarra dal maestro Francesco Accardo.
Sin dall’inizio della serata, l’atmosfera è stata caratterizzata da un forte senso di familiarità. Papaleo, fedele alla sua idea di teatro come casa, ha accolto personalmente il pubblico sotto il palcoscenico, scambiando battute, concedendo selfie e ribadendo il concetto che, almeno per quella sera, il Politeama fosse il suo indirizzo anagrafico.
Lo spettacolo si è sviluppato come un viaggio tra musica, racconti di vita e riflessioni sul tempo che passa. Con il suo stile inconfondibile, Papaleo ha alternato momenti di ironia a passaggi più profondi, toccando temi come il senso della vita e la difficoltà di accettare il trascorrere degli anni. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, sottolineando i momenti più coinvolgenti con lunghi applausi.
Uno dei temi ricorrenti dello spettacolo è stato proprio il passare del tempo e il modo in cui cerchiamo di definirlo. Papaleo ha ironizzato su come un tempo si parlasse di "vecchiaia", poi di "terza età", fino ad arrivare a una società che cerca di sfuggire a qualsiasi definizione che implichi il naturale avanzare degli anni.
A chiusura dello spettacolo, l’attore ha scherzato sul bis, chiedendo al pubblico di dimostrare con un ulteriore applauso il gradimento già espresso. Un finale che ha confermato la sintonia tra artista e spettatori, lasciando una riflessione leggera ma incisiva sulla vita e sulla voglia di restare giovani.
All’uscita dal teatro, la nebbia era ancora lì, quasi a voler nascondere i segni del tempo e a prolungare quella sensazione di leggerezza e sospensione regalata dallo spettacolo.
Con questa rappresentazione, il Teatro Politeama di Caltagirone ha inaugurato una nuova stagione di eventi, restituendo alla città un luogo di cultura rinnovato e pronto a ospitare altre grandi serate di spettacolo.
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