Pubblicato il 01/12/2023
POLITICA

Caltagirone, il Consiglio Comunale boccia il piano di dimensionamento scolastico dell’Amministrazione



Approvata mozione del centrodestra. Il piano prevede: l’aggregazione della scuola secondaria di primo grado Gobetti all’Istituto comprensivo Arcoleo-Feltre; l’aggregazione delle scuole dell’infanzia e primaria dei plessi Romana, Lago Ballone, ex Onmi e Ospedale all’Istituto comprensivo Montessori e il mantenimento della composizione dell’Istituto comprensivo Alessio Narbone”.


Il Consiglio comunale ha approvato ieri sera, con 11 voti favorevoli di altrettanti consiglieri di centrodestra, la mozione sul dimensionamento scolastico presentata da cinque di loro – Giuseppe Rabbito, Valentina Messina, Sergio Gruttadauria, Filippo Cillia e Francesco Alparone – con la quale, nel presupposto che la proposta contenuta nella deliberazione della Giunta municipale del 6 novembre (che prevede l’aggregazione fra gli istituti comprensivi Gobetti e Montessori) comporti “un impoverimento dell’offerta formativa” e mortifichi “il sacrosanto principio di continuità didattica”, si impegnano il sindaco e la Giunta “a revocare con estrema urgenza la deliberazione e a inviare, invece, alla Conferenza provinciale e alla Conferenza regionale di organizzazione della rete scolastica, la seguente proposta: l’aggregazione della scuola secondaria di primo grado Gobetti all’Istituto comprensivo Arcoleo-Feltre; l’aggregazione delle scuole dell’infanzia e primaria dei plessi Romana, Lago Ballone, ex Onmi e Ospedale all’Istituto comprensivo Montessori e il mantenimento della composizione dell’Istituto comprensivo Alessio Narbone”.


L’ok alla mozione rappresenta l’epilogo di una doppia seduta: quella di mercoledì 29 novembre, caratterizzata da un animato dibattito, e quella “lampo” di ieri sera, concretatasi nella votazione.

Sull’argomento si sono fronteggiate due tesi: quella dei consiglieri di centrodestra – intervenuti Giuseppe Rabbito, che ha illustrato il documento, e Francesco Alparone -, che, nel contestare la decisione dell’esecutivo, ritenuta “ingiustamente penalizzante per l’istituto Montessori”, hanno indicato in quella da loro proposta “la soluzione che determina un’equa ripartizione degli alunni fra gli istituti comprensivi superstiti, una migliore distribuzione territoriale e una migliore perequazione degli spazi per i singoli istituti, tutelando tutta la popolazione scolastica”; quella dell’Amministrazione e dei consiglieri del centrosinistra – intervenuti l’assessora alle Politiche scolastiche Lara Lodato e i consiglieri Pia Giardinelli, Greta Bonanno e Vincenzo Di Stefano -, i quali, nel ricordare  che la riduzione dei Comprensivi da 4 a 3 sia “il frutto di disposizioni nazionali”, hanno evidenziato come la proposta della Giunta, “peraltro già approvata dalla Conferenza scolastica provinciale”, garantisca “la soluzione più efficace ed equa con il pieno equilibrio fra i diversi ordini scolastici in tutti e tre gli istituti comprensivi e la possibilità di garantirne la sopravvivenza per lo meno nel quinquennio successivo”. La seduta, cui hanno assistito numerosi docenti e genitori degli alunni delle scuole interessate al dimensionamento, si è conclusa per il sopravvenuto venir meno del numero legale, a seguito dell’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri del centrosinistra per protestare “contro la strumentalità della mozione”,



Infine l’indomani, vale a dire ieri sera, constatata la sussistenza del numero legale, si è svolta la votazione con l’ok alla mozione. In apertura della seduta di mercoledì si erano registrate alcune comunicazioni, con un botta e risposta fra i consiglieri Sergio Gruttadauria, Valentina Messina, Giuseppe Rabbito e il sindaco Fabio Roccuzzo sulla questione – Imu, sulla potabilità dell’acqua nelle frazioni di Granieri e Santo Pietro e sulla “querelle” – strisce blu.

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