Convergenze, ma anche divaricazioni fra le forze politiche.
Tre i provvedimenti approvati dal Consiglio comunale nel corso delle sedute del 27 e 31 luglio. Si tratta: del regolamento comunale per la disciplina della tassa sui rifiuti (Tari), che è stato esitato il 27, così come emendato, con 9 voti favorevoli e 7 astenuti; delle modifiche delle scadenze del regolamento comunale per la definizione agevolata delle ingiunzioni fiscali che, così come emendato (emendamento tecnico con cui l’Amministrazione ha accolto le richieste dei consiglieri del centrodestra), ha ricevuto l’unanime via libera nella seduta di ieri; dell’approvazione delle tariffe Tari per il 2023, su cui, ancora nella seduta di ieri, si è registrato un più ampio dibattito, sfociato nel via libera al provvedimento con 9 sì (centrosinistra) e 8 no (centrodestra).
L’assessore alla Transizione ecologica Lara Lodato, ha detto che, “col concorso di tutti” (citati, in particolare, i contributi di Francesco Caristia, Aldo Grimaldi, Vincenzo Di Stefano e Pia Giardinelli), si è raggiunto “il migliore risultato garantendo la tariffazione più equa e sostenibile”. Francesco Caristia ha evidenziato “il grande lavoro svolto dal centrodestra, che ha rimediato ai gravi limiti del provvedimento proposto dall’Amministrazione”. Dello stesso avviso Sergio Gruttadauria, che ha stigmatizzato “la grande confusione e lentezza” palesate dall’esecutivo“. Pia Giardinelli ha parlato di “piano tariffario equo” e di “larga condivisione degli emendamenti”. Vincenzo Di Stefano ha riconosciuto “l’ottima e proficua intesa” fra le forze politiche e “il contributo migliorativo del centrodestra”.
Sugli emendamenti, tranne che su uno (che non era assistito da parere contabile favorevole), si è avuta una sostanziale convergenza. Sull’intero provvedimento le posizioni si sono, invece, differenziate: da una parte il centrodestra, che ha votato contro “perché le spese – hanno affermato ancora Caristia e Gruttadauaria – dal 2022 al 2023 sono lievitate di 400mila euro, passando da 5.800.000 a 6200.000 euro e comportando un aumento della Tari che rappresenta un elemento negativo su cui è impossibile soprassedere”; dall’altra il centrosinistra e la stessa Amministrazione, che hanno rilevato come l’aumento sia, in realtà, di “poco più di 50mila euro (per lo più costi per la bonifica di discariche), mentre il resto è riconducibile al contributo statale per il Covid che ora non viene più erogato”.
Nella seduta del 27 diverse tematiche erano state oggetto delle comunicazioni dei consiglieri: “Le inefficienze del servizio di trasporto pubblico dell’Ast” (Aldo Grimaldi); l’arrivo dei provvedimenti in I commissione “sempre con carattere d’urgenza” (Ivana La Pera); “le contraddizioni” della festa di San Giacomo, “senza illuminazione artistica, ma con cavalli e fuochi d’artificio” (Sergio Gruttadauria); la richiesta di dissuasori, “sempre più necessari in molte strade per accrescerne le condizioni di sicurezza”, avanzata da Giuseppe Rabbito; la “piena solidarietà” al sindaco “per la campagna diffamatoria subìta” (Mario Polizzi); l’Sos per i furti d’uva “anche nel nostro territorio”, lanciato da Claudio Panarello, che ha informato del “pressing” dei 5Stelle coi governi nazionale e regionale.
Il sindaco Fabio Roccuzzo ha nuovamente evidenziato “le inaccettabili disfunzioni dell’Ast”. Quanto alla festa di San Giacomo, ha informato della “netta riduzione delle spese”, di un contributo di 50mila euro “promesso dalla Regione” e dell’avvenuta illuminazione dell’area dell’ex canonica. Ha annunciato “la graduale collocazione di dissuasori” e si è detto totalmente d’accordo sulla battaglia unitaria a difesa del comparto agricolo. Ha, infine ringraziato quanti, in queste settimane, gli hanno manifestato “vicinanza e solidarietà”.
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