Pubblicato il 10/06/2023
POLITICA
ph. Il Sette e Mezzo

Caltagirone, il Consiglio Comunale boccia la maggiorazione dell’aliquota Imu all'11,40 x 1000



L’aliquota viene così riportata al 10,6 x mille. Ma In vista della scadenza del 16 giugno prossimo come dovranno comportarsi cittadini? In attesa di auspicabili precisazioni da parte dell’Amministrazione, per il 2023 converrà pagare l’Imu all'11.40 e in fase di saldo si avrà il conguaglio. Per quanto riguarda invece l’anno 2022 la strada appare in salita: è sempre possibile, un rimborso (ma date le attuali finanze di difficile fattibilità) o la compensazione (complessa per la  mole di pratiche).


Nell’ultima seduta, svoltasi la sera di giovedì 8 giugno, l’assise ha approvato a maggioranza – 13 sì e 7 astenuti – il provvedimento, così come emendato dal centrodestra (emendamento presentato da Aldo Grimaldi nella seduta del 30 maggio), che ridetermina al 10,60 x 1000 (eliminando così la maggiorazione di 0,80 x 1000 proposta dagli uffici e dall’Amministrazione) l’aliquota Irpef sulle seconde case per il 2023.

L’aliquota viene così riportata al 10,6 x mille.Ma In vista della scadenza del 16 giugno prossimo come dovranno comportarsi cittadini? In attesa di ausbicabili  precisazioni da parte dell’Amministrazione, per il 2023 converrà pagare l’Imu all'11.40 e in fase di saldo si avrà il conguaglio. Per quanto riguarda invece l’anno 2022 la strada appare in salita: è sempre possibile, un rimborso (ma date le attuali finanze di difficile fattibilità) o la compensazione (complessa per la  mole di pratiche).


Sull’argomento si sono fronteggiate due tesi: quella dei consiglieri del centrodestra, risultata numericamente prevalente – intervenuti Giuseppe Rabbito, Aldo Grimaldi, Antonio Montemagno, Marco Failla, Ivana La Pera, Luca Distefano, Sergio Gruttadauria, Francesco Alparone e Valentina Messina - che, anche sulla scorta del parere reso dal segretario generale Loredana Patti, nel decidere di condurre subito in porto la trattazione del provvedimento hanno sostenuto “l’illegittimità della maggiorazione e la necessità di un percorso lineare che eviti di far pagare ai cittadini quanto non è dovuto e preservi, nel contempo, l’Ente dal rischio di squilibri contabili”; quella del sindaco Fabio Roccuzzo (“Necessario un approfondimento attraverso un’interlocuzione diretta col MEF per fugare ogni incertezza”) e, sulla stessa lunghezza d’onda, dei consiglieri del centrosinistra – Pia Giardinelli, Mario Polizzi e Vincenzo Di Stefano -, che hanno chiesto un breve rinvio “in attesa che i pareri sull’emendamento da parte del ragioniere generale e dei revisori dei conti, per il momento ancora contrari, dopo opportune valutazioni si uniformino a quello del segretario generale”.


In apertura di lavori i consiglieri avevano puntato i riflettori su una serie di tematiche: il piano di miglioramento dell’efficienza dei servizi della polizia municipale (Ivana La Pera); le attività produttive con le accuse di immobilismo al competente assessorato (Francesco Alparone); un giudizio della Procura della Corte dei Conti istruito per il caso – Sostauto (Aldo Grimaldi); le spese indicate come essenziali, su cui è stata sollecitata “una verifica dei revisori” (Sergio Gruttadauria); il salvataggio del servizio di Emodinamica dell’ospedale “grazie all’azione del sindaco Roccuzzo” (Claudio Panarello); lo stato dei pagamenti per il personale Asacom (Selenia Tutone) e le fonti di finanziamento del Caltagirone Short Filmfest (Luca Distefano). Il sindaco Fabio Roccuzzo aveva fatto il punto sulla “querelle” con Sostauto e sullo stato dei pagamenti, in itinere, per gli Asacom; aveva difeso l’operato, “connotato da efficienza ed efficacia”, dell’assessorato alle Attività produttive e informato che “sia il Caltagirone Short Filmfest che il Caltagirone Jazz Festival sono a costo zero per il Comune grazie ad alcuni sponsor”. Infine, sulle spese essenziali aveva ha ribadito “l’assoluto rispetto di tutte le regolari procedure contabili”.  


Convocato dal presidente Francesco Incarbone, il Consiglio comunale tornerà a riunirsi alle 20 di lunedì 12 giugno, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio, per occuparsi di tre argomenti: il regolamento comunale per la disciplina della Tassa sui rifiuti (Tari); l’ordine del giorno, primo firmatario Vincenzo Di Stefano, riguardante le disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario e l’ordine del giorno, prima firmataria Greta Bonanno, a difesa del grano duro e della Stazione consorziale sperimentale di Granicoltura per la Sicilia, con sede nel borgo di Santo Pietro.

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