Pubblicato il 01/06/2023
CRONACA

Caltagirone, scongiurata la chiusura dell’Emodinamica dell’ospedale “Gravina”



La riapertura immediata a seguito di un incontro sindaco – vertici della sanità provinciale Fabio Roccuzzo: “Risultato importante,ma restano tante criticità che colpiscono altri reparti e che impongono soluzioni strutturali. Pronti a ogni ulteriore, utile iniziativa di sensibilizzazione e di lotta”.


Riapertura immediata del reparto di Emodinamica dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone attraverso una rimodulazione della precedente convenzione fra l’Asp etnea e le aziende ospedaliere catanesi, che garantirà, come emerso dal confronto, un’adeguata presenza di medici. Questo il risultato dell’incontro svoltosi stamani, nella sede dell’Asp di Catania, su richiesta del sindaco Fabio Roccuzzo. Hanno preso parte alla riunione, con il primo cittadino di Caltagirone, il direttore generale dell’Asp Maurizio Lanza, il direttore sanitario della stessa Asp Antonino Rapisarda, il direttore generale del Policlinico Gaetano Sirna, il primario di Cardiologia dello stesso ospedale Corrado Tamburino e il primario di Cardiologia dell’ospedale di Caltagirone Daniele Giannotta.


“Ringrazio tutti i partecipanti all’incontro – dichiara il sindaco Roccuzzo – per avere concorso a trovare immediate soluzioni con cui è stata scongiurato il perdurare della chiusura di un servizio così importante per la vita dei cittadini. Sono felice per la riapertura di Emodinamica, fermo restando che restano, purtroppo, inaccettabili criticità in molti reparti dell’ospedale di Caltagirone, che impongono soluzioni consone sul piano politico e istituzionale. Attendiamo ancora – ha proseguito Roccuzzo - dall’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo risposte concrete alla doppia proposta espressa dal nostro territorio per l’istituzione dei dipartimenti interaziendali di emergenza e lo stop per tre anni ai concorsi per i medici negli ospedali che abbiano già una copertura della pianta organica del 70%. Siamo pronti a dare vita a ogni ulteriore azione possa rivelarsi utile per il raggiungimento dell’obiettivo di tutela del diritto alla salute degli utenti del nostro territorio, oggi sin troppo penalizzati”.

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