Pubblicato il 26/08/2016
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Cimitero monumentale Caltagirone, ultimatum Comune: revoca per chi non restaura cappelle e monumentini




Il Cimitero monumentale di Caltagirone, opera di grande pregio dell’arch. Giambattista Nicastro, versa, tuttavia, in uno stato assai precario, con cappelle fatiscenti e abbandonate a sé stesse. L’Amministrazione comunale ha dunque deciso  di correre ai ripari, usando le maniere drastiche e ha avvisato i concessionari affinché restaurino cappelle e monumentini da tempo nel degrado. Altrimenti sono pronte le revoche.

Realizzato nella seconda metà del 1800, il cimitero di  Caltagirone nel 1931 fu dichiarato monumento nazionale. Don Pasquale Gravina, un nobile calatino, invitò nel 1852 l’architetto Giovan Battista Filippo Basile  a realizzare un progetto per il camposanto di Caltagirone, ma nel 1866 la progettazione venne affidata all’architetto calatino Giovan Battista Nicastro, che due anni prima aveva realizzato il prospetto del Palazzo di città. Prevale lo stile gotico-siciliano. Per la realizzazione Nicastro utilizzò la pietra bianca del ragusano, la pietra lavica e la terracotta, la cui lavorazione richiese la collaborazione dei più illustri artigiani calatini come Enrico Vella, Giuseppe Di Bartolo e Gioacchino Alì.

Il recupero del cimitero monumentale passa anche, secondo quanto sottolinea l’Amministrazione comunale, da interventi da parte dei privati concessionari che restituiscano a una decina di cappelle, a 150 – 200 monumentini e a numerosi loculi, condizioni di maggiore decoro.

“Sulla scorta di quanto previsto dall’apposito regolamento – informa l’assessore ai Servizi cimiteriali, Vito Dicara -, stiamo avvisando gli eredi dei defunti ospitati nei suddetti monumentini, cappelle e loculi, alcuni di grande pregio artistico, che risultano da tempo abbandonati e si trovano, pertanto, in condizioni di degrado, invitandoli a effettuare i lavori del caso. Se le diffide non ci consentiranno di raggiungere gli effetti sperati, revocheremo le concessioni. In questo modo, dopo esserci occupati della degna traslazione delle salme, potremo riassegnarli ad altri, rendendo così concreto l’avvio del recupero di un bene monumentale di grande pregio”.

“L’obiettivo – spiega il sindaco Gino Ioppolo – è, attivando i meccanismi contemplati dal regolamento relativo a questi servizi, quello di assicurare il recupero e la valorizzazione del nostro cimitero monumentale, che rappresenta un bene architettonico di assoluto valore, garantendo nel contempo ad altri cittadini che intendono avvalersene, la possibilità di fruire delle concessioni nel modo più efficace e più rispettoso del contesto”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA 

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