Ispezionate dai Nas Catania 36 strutture e sanzionate 16 attività; ispezionate da Nas Palermo 37 aziende e accertate irregolarità in 13 strutture, disposta inoltre chiusura dell’attività e sanificazione di una ditta di ristorazione della provincia di Agrigento, per la preparazione e distribuzione dei pasti destinati a presidi ospedalieri della zona; eseguiti 18 controlli dai Nas Ragusa, accertate, sotto il profilo igienico sanitario e strutturale, diverse carenze e contestate sanzioni amministrative che ammontano ad oltre 7.000,00 euro.
Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha effettuato controlli a livello nazionale presso le mense all’interno delle strutture ospedaliere e sanitarie, per verificare le condizioni igieniche e strutturali nonché l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e la corrispondenza ai vincoli contrattuali delle ditte assegnatarie.
I controlli hanno interessato 992 punti di cottura e preparazione pasti ubicati all’interno di altrettante strutture sanitarie, sia pubbliche che private: 340 di questi hanno evidenziato irregolarità, pari al 34%, con l’accertamento di 431 infrazioni penali e amministrative, per complessivi 230 mila euro di sanzioni pecuniarie, contestate a causa di violazioni nella gestione degli alimenti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto e dell’uso di ambienti privi di adeguata pulizia e funzionalità.
NAS CATANIA
I Carabinieri del NAS di Catania hanno appena concluso una campagna di verifiche e accertamenti sulla ristorazione collettiva presso le mense delle strutture ospedaliere ricadenti nel territorio di competenza che comprende anche le province di Messina ed Enna.I controlli dei militari, incentrati fondamentalmente sulla verifica delle condizioni igienico– sanitarie e strutturali dei locali di preparazione dei pasti, sulla gestione degli alimenti e delle procedure legate alla sicurezza alimentare comprese le informazioni sulla presenza di allergeni ed il rispetto delle specifiche esigenze nutrizionali e cliniche dei degenti, ovvero sull’effettiva ottemperanza alle condizioni contrattuali da parte delle aziende assegnatarie del servizio di refezione, hanno fornito complessivamente risultati confortanti.
A fronte di 36 strutture ospedaliere controllate,
sia pubbliche che private, 16 hanno evidenziato non conformità che, nella maggior
parte dei casi, si concretizzavano in carenze igienico- sanitarie e strutturali
di lieve entità che hanno richiesto l’emissione di ordinari provvedimenti prescrittivi
da parte della competente Autorità Sanitaria, conseguentemente interessata dal NAS.
I casi più eclatanti sono stati accertati presso un presidio ospedaliero della città di Messina, ove è stato verificato che il personale dipendente di un’impresa appaltata operava in assenza dei requisiti di sicurezza degli ambienti di lavoro, atteso che è stata rilevata la totale mancanza di cartellonistica indicante le uscite di sicurezza e vie di esodo in caso di incendio o emergenza. In una casa di cura privata accreditata della zona etnea è stata contestata invece la mancata attuazione delle procedure previste dal piano di autocontrollo alimentare H.A.C.C.P., poiché veniva disatteso l’obbligo di effettuare le analisi microbatteriologiche periodiche sugli alimenti, omettendo altresì di predisporre i cosiddetti “pasti testimone” per l’eventuale prelevamento di campioni da parte degli organi di controllo.
NAS PALERMO
Carabinieri del N.A.S. di Palermo, nell’ambito di servizi predisposti a livello nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute, finalizzati alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione delle mense presso strutture ospedaliere e sanitarie, ha proceduto ad una serie di attività di verifica sui territori delle province di Palermo, Agrigento e Trapani, la collaborazione dei Comandi territoriali dell’Arma e delle A.S.P. competenti, finalizzate a verificare la corretta gestione in materia di sicurezza ed igiene.
Nel corso dei controlli sono state ispezionate 37 aziende di ristorazione collettiva operanti all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado ed a conclusione delle attività ispettive sono state accertate irregolarità in 13 strutture, a seguito delle quali sono state segnalate alle competenti Autorità amministrative 11 persone, contestando 13 violazioni amministrative e comminando sanzioni per 6.000 euro.
La maggioranza delle infrazioni ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali e delle attrezzature destinati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo, mentre in un caso sono risultati non regolamentari 4 campioni di acqua prelevati, nel corso di attività ispettiva, in diversi punti della rete idrica interna dello stabilimento di produzione di una ditta di ristorazione della provincia di Agrigento, per la preparazione e distribuzione dei pasti destinati a presidi ospedalieri della zona ed è stata disposta la chiusura dell’attività nonché la sanificazione allo scopo di ripristinarne le condizioni di salubrità.
A seguito di un ulteriore controllo svolto, nella provincia di Palermo, presso la mensa di una casa di cura convenzionata con il S.S.N., veniva riscontrato che il formaggio distribuito per la refezione dei pazienti era di tipologia diversa e meno pregiata, nonché di peso inferiore a quella concordata .
NAS RAGUSA
Nell’ambito dei controlli predisposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute volti alla verifica dei requisiti di igiene e il contrasto alle frodi alimentari nel campo delle mense ospedaliere, ispettori del NAS di Ragusa, nel corso di attività ispettiva sui territori di competenza, hanno eseguito ben 18 controlli accertando, sotto il profilo igienico sanitario e strutturale, diverse carenze e contestando sanzioni amministrative che ammontano ad oltre 7.000,00 euro.
Tra i casi più eclatanti va sicuramente evidenziato quanto scoperto dagli ispettori del Nas presso un nosocomio della provincia aretusea, dove, all’interno di un vano attiguo al locale adibito allo smistamento dei pasti destinati ai degenti, sono state rinvenute carcasse di roditori e loro escrementi, notevoli quantità di sporco e cumuli di materiale vario, questi ultimi scarto di lavori edili, accatastati impropriamente in quei locali, con potenziale pericolo di contaminazione degli alimenti e rischi connessi alla salute degli ospiti. Per quanto accaduto, allertati i vertici dell’Asp, ne è scaturito un immediato provvedimento di chiusura dei locali fino alla risoluzione delle problematiche.
In Provincia di Caltanissetta, in analoghi controlli, è stato accertato che il trasporto dei pasti destinati ad alcuni nosocomi dell’hinterland, avveniva con l’utilizzo di veicoli inidonei e non autorizzati dalla competente autorità sanitaria, in difformità alle stringenti normative in materia di igiene alimentare.
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