Pubblicato il 25/03/2023
CRONACA

Caltagirone, demolizione canonica di San Giacomo: lunedì 27 marzo, limitazioni al transito e alla sosta dei veicoli



Il vicesindaco Paolo Crispino: “Con l’abbattimento del manufatto potremo, dopo un ampio confronto con la città, riqualificare l’intera area”.


Lunedì 27 marzo comincerà la demolizione della vecchia e antiestetica ex canonica che ostruisce la vista del prospetto della basilica di San Giacomo, patrono della città. Dopo lo spostamento dei cavi dell’Enel (l’ultima delle utenze pubbliche che doveva ancora essere dismessa), gli interventi possono finalmente avere inizio. Per consentirli, si rende necessaria la chiusura al transito dei veicoli e dei pedoni, oltre che l’inibizione dei parcheggi e della sosta, nelle vie Vittorio Emanuele, Duca degli Abruzzi, Ocarella, Trigona e Largo San Giacomo.


Un’ordinanza del sindaco Fabio Roccuzzo istituisce, pertanto, a partire da lunedì 27 marzo e per tutta la durata dei lavori, tutti i giorni dalle 7 alle 18: il divieto di transito a doppio senso di circolazione nel tratto compreso tra l’intersezione con la Via Stella e fino al numero civico 19 della Via Duca degli Abruzzi, rimanendo il traffico a senso unico con direzione (provenendo dalla via Vittorio Emanuele) verso Via Stovigliai; il divieto di sosta con rimozione forzata in via Duca degli Abruzzi, nel tratto compreso fra l’intersezione con la via Stella fino al civico 19 della stessa via Duca degli Abruzzi, con lo spostamento dello stallo per il parcheggio riservato ai disabili in prossimità del civico 19 (lato sinistro procedendo dalla via Vittorio Emanuele verso via Stovigliai); il divieto di transito veicolare e pedonale e di sosta con rimozione forzata in via Ocarella dal piazzale del parcheggio Sant’Orsola fino al civico 6 della stessa via Ocarella, in via Trigona dal civico 14 e per tutta la via Trigona, e in Largo San Giacomo (nell’intero piazzale).


“Realizzati tutti gli interventi propedeutici – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Paolo Crispino – cominciano i lavori che libereranno l’intera area dal  manufatto che ne ha sinora impedito la piena valorizzazione, dando così il <la> alla riqualificazione dell’intero contesto, che avverrà dopo un ampio confronto con la città”.

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