Emblematica la figura di un 24enne di Caltagirone, che già arrestato nel gennaio 2020 nell’ambito dell’operazione “Nebrodi”, per “Associazione a delinquere di stampo mafioso”, aveva incassato senza averne diritto circa 8.000 €.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, al termine di una complessa attività investigativa sull’area del Calatino-Palagonese intrapresa congiuntamente alla Direzione Provinciale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (I.N.P.S.) e con il supporto dei militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Caltagirone 87 indebiti percettori del Reddito di Cittadinanza, distribuiti nel territorio delle Compagnie di Caltagirone e di Palagonia.
Le indagini, partite da soggetti che non avevano dichiarato di essere già riscossori dell’“Indennità di disoccupazione agricola”, hanno poi accertato altri stratagemmi attraverso cui i “furbetti” avrebbero “ingannato” lo Stato per ottenere il beneficio, facendo emergere molteplici ed evidenti irregolarità.
Tra gli 87 deferiti, circa la metà di questi sono soggetti già noti alle Forze dell’Ordine, per reati che vanno dalla detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, al porto abusivo di armi, rapina, resistenza a P.U., truffa ai danni dello Stato e falso.
Tra questi, emblematica la figura di un 24enne di Caltagirone, che già arrestato nel gennaio 2020 nell’ambito dell’operazione “Nebrodi”, per “Associazione a delinquere di stampo mafioso”, “Contraffazione”, “truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche” e “Falso”, aveva incassato senza averne diritto circa 8.000 €.
Negli 87 deferiti, circa la metà sono oggetti già noti alle Forze dell’Ordine, per reati che vanno dalla detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, al porto abusivo di armi, rapina, resistenza a P.U., truffa ai danni dello Stato e falso.
L’importo complessivo indebitamente riscosso ammonta a circa 600 Mila Euro.
L’attività odierna, che costituisce la naturale continuazione sulla zona del Calatino-Palagonese dell’operazione svolta lo scorso 21 marzo sempre dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania (che hanno deferito 267 soggetti residente su tutta la Provincia etnea alla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, per un danno allo stato di oltre 1,3 milioni di euro), è solo l’ultima di una serie di azioni di contrasto intraprese dai Carabinieri di Catania all’indebita percezione di denaro pubblico connessa al “Reddito di cittadinanza”.
I controlli avviati sin dal 2021 nella provincia
di Catania, anche in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del
Lavoro del capoluogo etneo, hanno infatti consentito (includendo gli 87 odierni
denunciati nel Calatino-Palagonese) di individuare e deferire complessivamente
circa 1000 persone che riscuotevano il sussidio senza averne il diritto, per un
danno complessivo alle casse dello Stato, nel quadriennio 2019 – 2022, di
complessivi 7 Milioni di Euro circa; tra questi, almeno 80 cittadini, avevano
personalmente richiesto ed ottenuto il beneficio pur essendo gravati da
sentenze passate in giudicato per i reati di “associazione di tipo mafioso”,
oppure omettendo di comunicare che all’interno del proprio nucleo familiare, vi
fosse tra i destinatari del reddito di cittadinanza anche un proprio congiunto
gravato da sentenze di condanna definitive per associazione di tipo mafioso.
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