Pubblicato il 15/02/2023
POLITICA
ph. SOS Humanity

Migranti, il Tribunale civile di Catania bacchetta il Governo sul decreto sbarchi: “illegittimo”



“Se non fosse cessata la materia del contendere, per l'avvenuto sbarco, il ricorso sarebbe stato accolto con conseguente condanna dei ministeri”. Lo afferma sentenza del Tribunale civile di Catania sul ricorso contro il Decreto immigrazione interministeriale presentato da 35 profughi salvati dall'Humanity 1, tra i sbarcati nel porto del capoluogo etneo il 6 novembre 2022.


“Se non fosse cessata la materia del contendere, per l'avvenuto sbarco, il ricorso sarebbe stato accolto con conseguente condanna dei ministeri”.

Il Tribunale di Catania ha stabilito che l'adozione di un decreto interministeriale che vietò alla nave di soccorso Humanity 1 di attraccare nelle acque territoriali italiane il 4 novembre 2022 costituisce condotta illecita. Ha discriminato il diritto al salvataggio e l'accesso alla procedura di asilo.

Nel novembre 2022, SOS Humanity, insieme ad avvocati italiani, ha assistito i 35 superstiti rimanenti a cui originariamente non era stato consentito lo sbarco di Humanity 1 avviando un procedimento sommario davanti al Tribunale Civile di Catania. L'obiettivo era quello di garantire il diritto indiscriminato al salvataggio approdando in un porto sicuro e il diritto di coloro che cercano protezione ad accedere a una procedura formale di asilo a terra. Infine, prima che la corte potesse prendere una decisione, i sopravvissuti di Humanity 1 sono stati autorizzati a sbarcare l'8 novembre 2022. Questo cambiamento di politica è arrivato dopo un'ampia copertura mediatica della selezione di coloro che cercano protezione a bordo, proteste locali e l'annuncio di uno sciopero della fame da parte dei 35 sopravvissuti, seguito da una valutazione psicologica.


"Questa decisione di un tribunale italiano sottolinea che il nuovo governo italiano ha l'obbligo di rispettare il diritto internazionale", afferma Mirka Schäfer, policy officer di SOS Humanity. “I diritti dei rifugiati in cerca di protezione non devono essere lesi negando ad alcuni di loro il diritto di chiedere asilo in uno Stato membro dell'UE. Il giudice ha fatto riferimento all'obbligo dell'Italia di fornire assistenza a chiunque faccia naufragio, cosa che il governo italiano non ha fatto nel novembre 2022. Inoltre, l'Italia viola questo obbligo con il nuovo decreto legge del 2 gennaio 2023, che limita le operazioni civili di ricerca e soccorso. Questo nuovo decreto contraddice il diritto internazionale del mare, diritti umani e il diritto europeo e causerà più morti nel Mediterraneo. Chiediamo ai parlamentari italiani di votare contro questo decreto illegale mercoledì e di impedirne il recepimento nel diritto nazionale”.

Nell'autunno 2022, SOS Humanity ha impugnato anche il decreto interministeriale di novembre davanti al TAR di Roma. Una decisione in questo processo è ancora in sospeso.

La sentenza del Tribunale di Catania è disponibile qui in formato PDF .

Intanto quattro imbarcazioni, con 170 migranti, sono state soccorse durante la notte nel mare antistante Lampedusa dove ieri, con più approdi, erano giunte altre 100 persone.

A bordo delle "carrette" intercettate da militari della Capitaneria e della Guardia di Finanza, c'erano da un minimo di 36 persone ad un massimo di 47.

Tra loro donne e minorenni. Tutti dopo lo sbarco a molo Favarolo sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono circa 250 migranti. Ieri sera, su disposizione della Prefettura, in 73 hanno lasciato il centro d'accoglienza e sono stati imbarcati su un traghetto di linea.


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