Pubblicato il 26/12/2022
POLITICA

Archiviata l’accusa di voto di scambio per Sergio Gruttadauria



Per il Gip del Tribunale di Catania, è infondata l’accusa di voto di scambio “n quanto gli elementi acquisiti nel corso delle indagini non sono idonei a sostenere l’accusa in giudizio, perché non supportati da adeguati riscontri”. Gruttadauria era stato chiamato in causa dal collaboratore di giustizia Alfredo Palio.


“Cari amici, ho il piacere di condividere con voi un momento di immensa gioia e felicità, perché ho ricevuto un bellissimo regalo per questo Santo Natale”. Così Sergio Gruttadauria, già vice sindaco della città di Caltagirone durante la passata Amministrazione Ioppolo, commenta a caldo la notizia dell’archiviazione da parte del GIP del Tribunale di Catania dell’accusa di voto scambio, nell’ambito del procedimento per cui, negli scorsi mesi aveva ricevuto un avviso di garanzia.

Il GIP del Tribunale di Catania, accogliendo la richiesta di archiviazione formulata dal P.M. all’esito delle indagini ha ritenuto che la notizia di reato a carico di Gruttadauria “deve ritenersi infondata in quanto gli elementi acquisiti nel corso delle indagini non sono idonei a sostenere l’accusa in giudizio, perché non supportati da adeguati riscontri” ed inoltre che “non può dirsi emerso un quadro circostanziale idoneo a fondare una valutazione complessiva di tale consistenza da trasformarsi in elementi di prova a supportare validamente l’esercizio dell’azione penale”.


Gruttadauria era stato chiamato in causa dal collaboratore di giustizia Alfredo Palio.

“L’ipotesi, particolarmente grave, di voto di scambio di cui all’art. 416 ter del Codice penale per le elezioni amministrative del Comune di Caltagirone del 2016 – commenta il difensore di Gruttadauria l’avvocato prof. Giovanni Grasso - , non ha trovato alcun riscontro nelle indagini. Essa è scaturita dalle dichiarazioni, non supportate da alcun elemento, da parte di un soggetto, Palio Alfredo, con il quale l’Architetto Gruttadauria non ha mai avuto a che fare”. “Nessuna richiesta di voti, quindi, da parte dell’Architetto Gruttadauria, alla criminalità organizzata calatina – conclude il prof. Grasso - e nessun appoggio elettorale da parte della stessa: è quello che emerge dalla richiesta di archiviazione della Procura e dal provvedimento del GIP”.

“Voglio ringraziare pubblicamente la magistratura tutta , inquirente e giudicante per il lavoro svolto – aggiunge l’ex vice sindaco della città della ceramica -, vista la delicatezza del reato e per la celerità con cui sono state concluse, in soli 6 mesi, le indagini con l'emissione del decreto di archiviazione”. Che non rinuncia a togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “L'archiviazione rappresenta per me una conferma sul fatto che la verità vince sempre, smentendo nei fatti anche le dichiarazioni di chi politicamente aveva strumentalizzato e speculato su questa mia disavventura. Adesso le scuse, sarebbero il minimo per riparare a delle dichiarazioni quanto meno inopportune”.

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