Pubblicato il 10/09/2022
POLITICA

Caltagirone, ok del Consiglio comunale all’avvio della riqualificazione dell’area prospiciente la Basilica di S. Giacomo



A breve la gara d’appalto per la demolizione della vecchia canonica, poi il più largo coinvolgimento della città sul progetto che valorizzerà il sagrato e tutto il resto.


Semaforo verde per l'avvio della riqualificazione dell'area prospiciente la Basilica di San Giacomo, comprendente il Largo San Giacomo e il sottostante tratto iniziale di Via Duca degli Abruzzi, con l'abbattimento dell'antiestetica canonica, che così ''libererà'' l'area in questione, consentendo i lavori sul sagrato della Basilica del Santo Patrono. Si tratta di una procedura avviata dalla precedente Amministrazione comunale cui la Giunta Roccuzzo ha dato continuità, in accordo e sinergia con la Diocesi.


Nella seduta di ieri sera il Consiglio comunale ha approvato con 10 voti favorevoli e 5 astenuti la ratifica della modifica (con un emendamento della prima commissione, presieduta da Ivana La Pera, condiviso dall'Amministrazione) alla dichiarazione d'intenti del 2 marzo 2020 fra l'Amministrazione comunale, la Diocesi di Caltagirone e la Parrocchia di San Giacomo, che introduce novità nell'allocazione della nuova canonica, ma che lascia ferma l'eliminazione dell'attuale per mettere in risalto la Basilica, la cui vista oggi è nascosta da quel manufatto. In particolare il Comune, anziché costruire la nuova canonica, come originariamente previsto, nell'area di via Duca degli Abruzzi posta di fronte all'attuale canonica, ha concordato con la Curia la compensazione di un contributo di 140mila euro con cui sarà ristrutturato un immobile, già di proprietà della Diocesi, che è di proprietà della stessa e che verrà adibito a canonica. Il Comune attingerà a due diverse fonti di finanziamento: fondi (393mila euro) assegnati dal ministero dell'Interno per la rigenerazione urbana e che serviranno per la demolizione, e un mutuo di un milione di euro già incamerato e accantonato da oltre 10 anni e che sarà utilizzato per dare forma e sostanza agli interventi di riqualificazione successivi.


Sull'argomento ha relazionato il sindaco Fabio Roccuzzo. Tutti d'accordo sull'utilità dell'abbattimento della vecchia e antiestetica canonica. Le uniche diversità di vedute, tradottesi nella loro astensione, hanno riguardato i consiglieri di centrodestra che, come rilevato da Luca Distefano, Aldo Grimaldi, Marco Failla e Valentina Messina, hanno lamentato il mancato, preventivo coinvolgimento dell'assise. Favorevoli senza se e senza ma, invece, come esplicitato da Vincenzo Di Stefano, i consiglieri che sostengono l'esecutivo.


“Ringrazio il Consiglio comunale per l’ok al provvedimento, che permette l’impiego di somme di grande utilità e che non graveranno in alcun modo sul bilancio comunale perché si tratta di fondi del ministero dell’Interno per la rigenerazione urbana e di un mutuo già incamerato e accantonato dal 2011. L’abbattimento della canonica ha un altissimo valore strategico e urbanistico perché consentirà di restituire, finalmente, dignità al prospetto della Basilica e di dare il <la> a un consistente intervento di riqualificazione integrale del sagrato e dell’area di via Duca degli Abruzzi, per di più senza alcun consumo di suolo pubblico ma, al contrario, attraverso lavori di rigenerazione urbana frutto della collaborazione con la Diocesi e i suoi uffici”.


Così il sindaco Fabio Roccuzzo sul semaforo verde – ieri sera, in Consiglio comunale - all’avvio della riqualificazione dell'area prospiciente la Basilica di San Giacomo, comprendente il Largo San Giacomo e il sottostante tratto iniziale di Via Duca degli Abruzzi, con l’abbattimento dell’antiestetica canonica, che così “libererà” l’area in questione, consentendo i lavori sul sagrato della Basilica del Santo Patrono.

Nella seduta del 23 agosto scorso, l’assise cittadina non aveva approvato il protocollo d'intesa tra il Comune di Caltagirone e la Diocesi di Caltagirone, stipulato il 15.06.2022 (in modifica della precedente dichiarazione d'intenti del
02.03.2020), decidendo a maggioranza (9 sì, 6 no e un astenuto) di rinviare, portando l'argomento all'esame della prima commissione consiliare, la trattazione del provvedimento relativo

Un sollecito a voler provvedere con urgenza all'approvazione del protocollo d'intesa tra la Diocesi e il Comune, era giunto il 25 agosto scorso al Presidente del Consiglio comunale, ai Capigruppo e p. c al Sindaco, da parte del vescovo di Caltagirone mons. Calogero Peri.

“Adesso – aggiunge il primo cittadino – faremo in tempi brevi la gara d’appalto per la demolizione. Ultimato l’abbattimento, daremo vita a un processo di coinvolgimento della città nelle sue diverse articolazioni, a partire dagli ordini e dalle associazioni professionali, e della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania, per dare attuazione al progetto, il più largamente condiviso, di riqualificazione dell’area”.

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