Pubblicato il 27/08/2022
RELIGIONE / DIOCESI

Diocesi Caltagirone. È morto ieri, dopo una lunga via Crucis, padre Paolo La Spada



Per chi volesse rendere l’ultimo saluto a Padre Paolo, dalle 16, sarà allestita la camera ardente presso la Basilica Matrice S. Margherita di Licodia Eubea. La celebrazione eucaristica esequiale avrà luogo lunedì 29 agosto alle  16 presso la Basilica Matrice S. Margherita di LIcodia Eubea. 


È morto ieri padre Paolo La Spada. Da tempo era malato di sclerosi multipla, malattia che ha sempre vissuto con serenità e coraggio, senza mai rinunciare a vivere compiutamente, nonostante limiti fisici che il male gli provocava. Era soprtavvissuto alla prima ondata del Covid, quella più terribile, che tante vittime ha mietuto anche nel Calatino. Ma ieri è giunta la sua ora, che ha posto fine a una lunga via Crucis. La malattia lo aveva ben presto costretto a rinunciare all’amata chitarra, ma mai a interpretare la sua vocazione sacerdotale con perfetta letizia. Nato a Licodia Eubea il 13 gennaio 1951, aveva studiato presso Facoltà di Teologia Italia meridionale, a Napoli, sez. San Luigi. Degli anni napoletani amava raccontare, come di un periodo cruciale che lo aveva formato profondamente, tanto da lasciargli un inconfondibile accento napoletano nell’intonazione della voce.


Apparteneva a una schiera di giovani sacerdoti calatini, formatisi alla facoltà teologica partenopea, negli anni della nuova ventata di aria fresca portata dal Concilio, che si sforzarono di portare il rinnovamento conciliare nella pastorale della diocesi e delle parrocchie. Ordinato sacerdote il 1 settembre 1979 da mons. Carmelo Canzonieri, si è dedicato ben presto all’apostolato fra i giovani, nell’Azione cattolica di cui è stato Assistente ecclesiastico dei rami giovanili e quindi, nominato da mons. Vittorio Mondello, Assistente generale.  

È stato anche tra i superiori del Seminario vescovile di Caltagirone e cappellano del Carcere.

Così parlava della sua esperienza nell’Istituto penitenziario di Contrada Noce a Caltagirone, in un’intervista del 2 dicembre 2011, per il sito di informazione «Le due città», gestito dall'Ufficio Stampa e relazioni Esterne del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria di Roma: «All’interno di quest’istituto non propongo soltanto le funzioni liturgiche e sacramentali, ma offro assistenza anche per i bisogni più elementari […]. Grazie ai questi fondi [Fondi Cei dell’8xmille] , anche se restano comunque insufficienti, posso venire incontro a tanti bisogni, specie quelli degli extracomunitari. Per loro sarebbe utile la presenza di un loro ministro di culto. Ma di questo nessuno se ne fa carico. Il mio intervento non è solo per i ristretti in istituto, ma si rivolge anche alle loro famiglie. Quando, ovviamente, le famiglie lo richiedono. Perché dietro ogni reato c’è sempre un malessere familiare. Io allora cerco d’essere vicino ai detenuti e alle loro famiglie».


Lo ricorda con accenti commossi la Presidente dell’Azione Cattolica Concetta Antenucci: «“Signore, non ti chiediamo perché ce l’hai tolto, ma ti ringraziamo per il tempo che ce l’hai donato!”. Queste parole di Sant’Agostino esprimono i sentimenti di tutta l'Azione Cattolica di immensa gratitudine al Signore per averci donato Padre Paolo che ci ha accompagnati per tanti anni nella nostra vita associativa, personale e spirituale, testimoniandoci con la sua profonda  umiltà, semplicità e gioia la sua fedeltà al Signore anche nella prova e nella sofferenza. A Dio caro Padre Paolo!».

Per chi volesse rendere l’ultimo saluto a Padre Paolo, dalle 16, sarà allestita la camera ardente presso la Basilica Matrice S. Margherita di Licodia Eubea. La celebrazione eucaristica esequiale avrà luogo lunedì 29 agosto alle  16 presso la Basilica Matrice S. Margherita di LIcodia Eubea. 

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