L’uomo, rintracciato e denunciato, ha candidamente ammesso di aver ucciso il cagnolino e di non immaginare di avere commesso un reato. Uno dei cuccioli gli era stato sottratto dalla solerte e sensibile bambina, Stella Chiara, mentre l’altro, lanciato in un dirupo, è stato recuperato dai Vigili del Fuoco.
Un gesto inqualificabile quello compiuto da un 77enne residente nella zona di Aci Platani, il quale ha ucciso a bastonate un cagnolino meticcio, di appena due mesi, e per questa ragione è stato denunciato all’Autorità giudiziaria da pattuglia della Polizia Municipale, intervenuta tempestivamente sul luogo dell’accaduto, via Antonino Bonaccorsi, di fronte il complesso di case popolari. La sensibilità di alcuni abitanti della zona ha impedito che il soggetto in questione proseguisse nel suo folle gesto, uccidendo altri due esemplari della stessa cucciolata.
L’episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri, poco dopo le 16,30,
quando il 77enne ha deciso di mettere in atto il suo macabro piano. Armato di
bastone ha cominciato a percuotere l’inerme cagnolino, spirato da lì a poco.
Una bambina della zona ha dato l’allarme e la madre ha segnalato quanto stesse
accadendo ai carabinieri che, a loro volta, hanno investito la Polizia
Municipale, giunta sul luogo indicato con l’ispettore Grazia Catania,
riferimento del Corpo per quanto riguarda i diritti degli animali, e l’agente
Carlo Raffaele.
Il violento pensionato si era già allontanato, anche perché uno dei cuccioli gli era stato sottratto dalla solerte e sensibile bambina, Stella Chiara, mentre l’altro lui stesso lo aveva lanciato in un dirupo e per recuperarlo è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco. I due cagnolini, poi, sono stati affidati alla sezione acese dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA), presieduta da Stefania Raineri, mentre il 77enne è stato rintracciato nella sua abitazione.
All’ispettore Catania ha candidamente ammesso di avere ucciso il
cagnolino e di non immaginare di avere commesso un reato, evidentemente perché
non conosce l’articolo 544 del Codice penale, secondo il quale “chiunque, per
crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la
reclusione da quattro mesi a due anni”. L’equipaggio della Polizia Municipale,
coordinato dal luogotenente Nicola Urso, si è dovuto adoperare affinché il
protagonista della squallida vicenda non venisse aggredito da alcuni abitanti
della zona, disgustati dal deprecabile comportamento del 77enne. I due cuccioli
sopravvissuti all’inspiegabile e gratuita furia di quest’ultimo sono stati
presi in consegna dall’ENPA che, attraverso la presidente Raineri, ha
annunciato la costituzione di parte civile nei confronti del soggetto
denunciato.
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