Pubblicato il 19/03/2018
SOCIETÀ
ph. Andrea Annaloro

“Abbracci”: la festa del papà alla Casa circondariale di Caltagirone



La festa del papà alla Casa circondariale di Caltagirone: una giornata condivisa con le famiglie per gli studenti delle sezioni carcerarie del CIPIA CT1, dell’IIS “Secusio” e IIS “Cucuzza Euclide” Caltagirone.


di Giusi Scollo – Sebastiano Russo


Per gli studenti detenuti nella Casa Circondariale di Caltagirone la festa del papà del 2018 è stata una giornata particolare che difficilmente dimenticheranno. La festa è stata l’occasione per consolidare il “patto formativo” che tutti gli alunni sottoscrivono quando decidono di frequentare un percorso formativo. Alla presenza delle proprie famiglie un centinaio di detenuti impegnati nei corsi del CIPIA CT1 e della rete territoriale hanno partecipato a questa festa-evento al di fuori delle rigide formalità che la vita carceraria impone. “È stato come vivere un giorno a casa con la famiglia” questo il commento dei partecipanti “l’occasione per far vedere alle nostre famiglie i progressi che stiamo facendo partecipando ai corsi che la scuola ci propone”.

Per il personale della Casa Circondariale diretta dal dott. Giuseppe Russo un evento molto impegnativa. Il rigore richiesto dalla sicurezza e la necessaria azione pedagogica messa costantemente in atto dall’equipe guidata dalla dott.ssa Marta Pepe, ha necessitato di uno sforzo organizzativo notevole, ma alla fine della giornata la soddisfazione era leggibile negli occhi di tutto lo staff.

Un impegno condiviso con tutto il corpo docenti del CIPIA CT1 diretto dalla prof.ssa Antonella Panarello e dalle scuole in rete IIS “Liceo Secusio” e l’IIS “Cucuzza Euclide” di Caltagirone dirette rispettivamente dalla prof.ssa Concetta Mancuso e dalla prof.ssa Mara Malignaggi. La riforma dei Centri Territoriali al passo con l’evoluzione della società della conoscenza fa si che l’apprendimento non si realizzi esclusivamente con offerte istituzionali di tipo formale ma anche con altre attività formative. E quella di oggi è stata senz’altro un’attività didattica che si inserisce in questo più ampio contesto formativo. La produzione di oggetti in ceramica realizzati dagli alunni del liceo artistico e la realizzazione del buffet da parte degli alunni dell’alberghiero ricco di dolci tipici della tradizione siciliana sono stati i segni tangibili dei traguardi raggiunti nel loro percorso formativo.

La scuola in carcere è elemento fondamentale del percorso di riabilitazione per il futuro reinserimento della persona detenuta nella società. Attraverso queste attività didattiche lo studente costruisce, recupera e consolida la propria identità al fine di riconquistare progressivamente una dimensione progettuale sulla propria esistenza. La presenza della famiglia e dei figli e la dimostrazione dei progressi conseguiti mostrando i prodotti realizzati costituiscono un impegno ed una motivazione in più lungo il difficile percorso riabilitativo.

Lo spettacolo “ABBRACCI “sotto la direzione artistica di Laura Galvagno e Vincenzo Randazzo, presentata da Franco Papale e Marinella Arcidiacono ha coinvolto il pubblico che non ha fatto mancare il proprio apprezzamento con calorosi applausi ed ha visto anche il coinvolgimento dei bambini che si sono alternati sul palco recitando poesie dedicate ai loro papà. I balletti della scuola del maestro Claudio Licciardi, le canzoni di Antonella Di Maria e l’animazione artistica di Angelo Caristia hanno contribuito a rendere indimenticabile la giornata.

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