Pubblicato il 19/01/2022
POLITICA

Sicilia, Musumeci: “Niente Dad anche se si va in zona arancione”



Niente Dad in zona arancione. Musumeci toglie ai Sindaci la possibilità di autorizzare la Dad per circostanze eccezionali e in riferimento alla gravità del quadro epidemiologico, abrogando l'articolo 2 dell'ordinanza del 7 gennaio scorso, che concedeva ai primi cittadini di comuni in zona arancione la possibilità di chiudere le scuole con didattica in presenza e attivare la Dad.

Niente Dad in zona arancione. Musumeci toglie ai Sindaci la possibilità di autorizzare la Dad per circostanze eccezionali e in riferimento alla gravità del quadro epidemiologico. L'ordinanza del presidente della Regione Siciliana sui collegamenti marittimi in Sicilia, abroga, a partire da oggi, anche l'articolo 2 dell'ordinanza del 7 gennaio scorso, che concedeva ai sindaci di comuni in zona arancione la possibilità di chiudere le scuole con didattica in presenza e attivare la Dad.


“Premesse le vigenti disposizioni nazionali per il contenimento del contagio – recitava l’art 2 dell’ordinanza del 7 gennaio scorso -, esclusivamente nei territori dichiarati di una rossa o arancione ed in circostanze di eccezionale e straordinaria  necessità dovuta al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Covid-19 nella popolazione scolastica, previo parere tecnico-sanitario obbligatorio e conforme dell'Asp territorialmente competente, il sindaco può adottare provvedimenti di sospensione, totale o parziale, delle attività didattiche, con conseguente adozione della Dad secondo i protocolli in vigore per un periodo non superiore a 10 giorni”.

Diversi sindaci, anche di città capoluogo, avevano chiuso nei giorni scorsi le scuole, provocando ricorsi e decisioni del Tar che aveva ordinato la riapertura degli istituti.

Adesso Musumeci cancella con un colpo di spugna questa possibilità, anche nel caso che, come è probabile, la Sicilia dovesse passare in zona arancione. La regione ha difatti da tempo sforato parametri dell’incidenza dei casi su 100 mila abitanti e dell’occupazione di posti letto da parte di pazienti Covid in area non critica. Tiene ancora appesa l’Isola a un filo alla zona gialla la percentuale di occupazione di posti letto da parte di pazienti Covid nelle terapie intensive, giunta alla soglia critica del 20%.

Nei giorni scorsi l'assessore regionale all'Istruzione Lagalla aveva critica i sindaci "ribelli": «Evidentemente - aveva dichiarato - non ricorre, al momento, un così evidente pericolo. Assistiamo infatti, in questi giorni, a segnalazioni dei Prefetti e provvedimenti della magistratura amministrativa che, in alcuni casi, hanno sollevato evidenti dubbi sulla legittimità dei provvedimenti adottati in sede locale, forse talvolta viziati da eccesso di zelo e malcelata ansia di protagonismo».


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