Pubblicato il 17/01/2022
SOCIETÀ

Caltagirone, al lavoro per la definizione del Piano di Zona 2021



Approvazione entro il 31 gennaio. La bozza prevede la seguente suddivisione dei 579.371,63 euro assegnati dalla Regione siciliana: 289.694,53 euro per l’infanzia e l’adolescenza; 92.702,25 per gli anziani; 115.877,81 per i disabili; poco più di 81mila euro per il rafforzamento delle strutture operative.


Si moltiplicano le riunioni per il Piano di Zona 2021, rientranti nella gestione in forma associata dei servizi e degli interventi sociali e socio-sanitari nel Distretto socio-sanitario D13, che comprende 9 Comuni: Caltagirone (capofila), Grammichele, Mirabella Imbaccari, San Michele di Ganzaria, San Cono, Mazzarrone, Licodia Eubea, Mineo e Vizzini, per complessivi 80mila abitanti circa.

Alla partecipata assemblea della Rete territoriale per l’inclusione sociale (che ha fornito un contributo di idee e di proposte, ritenuto dagli amministratori “assai utile e significativo”), è seguita la riunione dell’Ufficio di piano (il braccio operativo del Distretto) che, guidato dal dirigente dell’Area 5 del Comune di Caltagirone, Renzo Giarmanà, ha il compito di coordinare il lavoro dei dipendenti dei nove Comuni.

Domani, martedì 18 gennaio, alle 11, nella sala conferenze dell’Educandato San Luigi, si riunirà il Comitato dei sindaci (presidente il primo cittadino di Caltagirone Fabio Roccuzzo) per discutere sulla bozza del Piano di Zona, che prevede  la seguente suddivisione dei 579.371,63 euro assegnati dalla Regione siciliana: 289.694,53 euro per l’infanzia e l’adolescenza; 92.702,25 per gli anziani; 115.877,81 per i disabili; poco più di 81mila euro per il rafforzamento delle strutture operative. La definizione, nel dettaglio, delle azioni da svolgere avverrà a breve. Lo stesso Comitato sarà, infine chiamato ad approvare il Piano entro il 31 gennaio 2022.

“Crediamo molto – sottolinea l’assessore al Welfare Patrizia Alario – nel lavoro di rete del territorio che stiamo portando avanti e, in questo quadro, la nutrita e qualificata partecipazione dei rappresentanti del terzo settore è sicuramente un dato da cogliere con soddisfazione e un ulteriore sprone a proseguire sulla strada della collaborazione e dell’azione corale”.

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