La regione è ormai a un passo dalla zona arancione, in cui di fatto potrebbe rientrare già oggi, anche se poi occorrerà attendere lunedì per il passaggio di colore. E in zona arancione i Sindaci sarebbero autorizzati, previo avallo dell'Asp, a mettere le scuole in Dad, come del resto hanno chiesto i primi cittadini del Calatino.
di Giacomo Belvedere
Dunque il dado è tratto. Dopo il tira e molla di questi giorni, la task force regionale, riunitasi questa mattina e composta dall’ assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, dall’assessore alla Salute Ruggero Razza, dai dirigenti dell’ufficio scolastico regionale, dal prof. Gianni Puglisi per gli atenei dell’Isola ed da una rappresentanza degli studenti, ha deciso: in Sicilia le scuola riapriranno i battenti domani in presenza. Cestinata l’ipotesi di altri due giorni di slittamento, che si era ventilata.
Ma sulla decisione pesa come una spada di Damocle il rapido evolversi
del quadro epidemiologico, che fa prospettare per l’Isola ormai imminente la zona
arancione. Tre sono i parametri che
determinano il colore della regione: incidenza,
occupazione dei posti letto in area medica (ricoveri ordinari) e occupazione
delle rianimazioni (terapie intensive). Perché scatti la zona arancione devono
essere superate tutte e tre le soglie critiche (non basta solo una o due): l'incidenza deve
sforare i 150 casi per 100mila abitanti; la percentuale di posti letto nelle terapie intensive deve andare oltre il 20%; il tasso di ricoveri in
area medica deve superare il 30%.
Ora, l’incidenza cumulativa settimanale, registrata il 6 gennaio in Sicilia (dati DASOE - Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico della Regione Siciliana) è ulteriormente aumentata e si è attestata al valore di 521 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, ben oltre la soglia critica.
Per quanto riguarda il carico dei ricoveri per Covid sulle
strutture ospedaliere (dati AGENAS - Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), il trend è in salita. Ieri in Sicilia sono stati 1.386 i
ricoverati, con 83 casi in più rispetto al giorno prima; in terapia intensiva
sono stati 163, 20 casi in più rispetto al giorno prima. I ricoveri in area
medica non critica erano il 9 gennaio il 30%, raggiungendo la soglia critica, per
poi superarla il 10 gennaio: 31%, e ancor più l’11 gennaio: 32%. Le terapie
intensive il 9 gennaio in Sicilia erano arrivate al 16%; il 10 gennaio al 17%, l’11 gennaio al 20%, raggiungendo la
soglia critica. Dunque il passaggio dalla zona gialla a quella arancione è
appeso a un filo. E in zona arancione i Sindaci sarebbero autorizzati, previo avallo dell'Asp, a mettere le
scuole in Dad, come del resto hanno chiesto i primi cittadini del Calatino.
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