Nel corso della giornata, alle 11.15, nell’istituto “Secusio”, si avrà la cerimonia di consegna dei premi in occasione del concorso “Dall’Operazione Husky ad oggi. Il percorso per la pace, la sicurezza e la prosperità”. Interverranno il dirigente scolastico, dott.ssa Concetta Mancuso, il colonello Stephen Gregory, il generale D. Maurizio Angelo Scardino, il tenente colonnello Carlo Umberto Massimo e gli alunni della 5^ AV, vincitori del premio, accompagnati dalla prof.ssa Simona Riggio.
Nel corso della giornata, alle 11.15, nell’istituto “Secusio”, si avrà la cerimonia di consegna dei premi in occasione del concorso “Dall’Operazione Husky ad oggi. Ilpercorso per la pace, la sicurezza e la prosperità”. L’iniziativa è stata avviata dallo Stato Maggiore della Difesa e dall’Ufficio Scolastico per la Regione Sicilia e la competizione si è svolta in collaborazione con il Comando Militare dell’Esercito in Sicilia, l’associazione “Operation Husky”, le istituzioni militari canadesi e le realtà scolastiche e amministrative. La manifestazione si svolgerà alle ore 11.15 presso l’aula magna della sede centrale alla presenza di militari dell’esercito italiano, militari canadesi, esperti di storia e alcune delegazioni delle scuole che hanno partecipato al concorso. Interverranno il dirigente scolastico, dott.ssa Concetta Mancuso, il colonello Stephen Gregory, il generale D. Maurizio Angelo Scardino, il tenente colonnello Carlo Umberto Massimo e gli alunni della 5^ AV di Vizzini, vincitori del premio, accompagnati dalla prof.ssa Simona Riggio,
“Si tratta – sottolinea l’assessore Fiorito – di un utile momento di confronto con i rappresentanti di significative istituzioni per determinare ulteriori forme di collaborazione e mettere in campo iniziative destinate a produrre ricadute positive sulla nostra comunità”.
Durante l’incontro in municipio è prevista la presentazione del futuro concorso rivolto alle scuole superiori di secondo grado e del “Percorso per il ricordo e la pace”, l’iniziativa di un gruppo di cittadini il cui obiettivo, senza scopo di lucro, è quello di riunire uomini e donne di tutte le nazionalità e creare un tragitto reale attraverso i principali campi di battaglia della Sicilia, con l’obiettivo di ricordare il sacrificio di coloro che combatterono e morirono per la libertà e la pace.
Il percorso, di circa 325 chilometri, attraversa la Sicilia da Pachino ad Adrano, seguendo fedelmente quello che le truppe canadesi fecero nell’estate 1943 durante l’operazione Husky in Sicilia. Il cammino collega 21 cittadine (Pachino, Ispica, Modica, Ragusa, Giarratana, Vizzini, Grammichele, Caltagirone, San Michele di Ganzaria, Mirabella Imbaccari, Piazza Armerina, Valguarnera Caropepe, Enna, Leonforte, Assoro, Nissoria, Agira, Regalbuto, Catenanuova, Centuripe e Adrano) immerse nel paesaggio dell’entroterra siciliano e si snoda in sicurezza attraverso strade secondarie, sentieri e tracciati di vecchie ferrovie. L’itinerario che può essere compiuto, tutto o in parte, in qualunque periodo dell’anno, da singole persone o da gruppi, a piedi o in bicicletta o con altri mezzi di trasporto. (Pachino, Ispica, Modica, Ragusa, Giarratana, Vizzini, Grammichele, Caltagirone , San Michele di Ganzaria, Mirabella Imbaccari, Piazza Armerina, Valguarnera Caropepe, Enna, Leonforte, Assoro, Nissoria, Agira, Regalbuto, Catenanuova, Centuripe e Adrano).
Il turismo, soprattutto quello del settore bellico, è stato sperimentato e consolidato durante i vari anniversari dello “Sbarco in Sicilia” che in questi anni si sono succeduti. Il progetto, supportato da ricerche storiche e da monografie sul tema (Alfio Caruso, Angelo Plumari e altri autori canadesi), si è arricchito di un Forum internazionale sulla sicurezza, la prosperità e la pace, in collaborazione con l’Istituto internazionale sulla pace, la sicurezza e la prosperità sul tema di: “Governance post-conflitto: dalla Seconda Guerra Mondiale al XXI secolo – Lezioni apprese (e riapprovate)”.
“L’idea - afferma Caruso - è quella di realizzare un sistema di attrazione turistica sul modello di quello che avviene già in Normandia, valorizzando non solo i luoghi dello sbarco degli alleati nell’Isola, ma anche dare significato al bene immateriale - l’identità siciliana - che solo la conoscenza delle proprie radici storiche permette”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA