Pubblicato il 07/11/2021
POLITICA
ph. Andrea Annaloro

Caltagirone, il cdx (quasi) compatto elegge Francesco Incarbone presidente, Marco Failla vice presidente del Consiglio comunale



Nessuna sorpresa nell’elezione delle due cariche più alte dell’assise consiliare: la maggioranza di cdx si è presentata compatta, facendo eleggere Incarbone e Failla in prima battuta. Ma è mancato un voto di un franco tiratore in entrambe le votazioni. Respinta la proposta del csx di convergere unanimemente, per la vice presidenza, sul nominativo di una donna, espresso dal cdx.   


di Giacomo Belvedere 

Si è insediato, ieri, 6 novembre, il neo eletto Consiglio comunale di Caltagirone. Il civico consesso si è riunito per la prima adunanza sabato 6 novembre, alle 17, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio per la temporanea indisponibilità della sala consiliare “Luigi Sturzo”, dove le infiltrazioni d’acqua, per il maltempo dei giorni scorsi,  hanno provocato la caduta delle decorazioni in stucco poste sulla volta di copertura con il contestuale cedimento delle centine in legno della volta stessa. La seduta inaugurale della nuova consiliatura è stata presieduta da Marco Failla, in quanto consigliere anziano, per aver avuto il maggior numero di voti (412 preferenze).

All’ordine del giorno dei lavori: il giuramento dei consiglieri eletti; l’esame delle condizioni di eleggibilità, la convalida degli eletti, l’esame delle possibili incompatibilità e l’eventuale avvio del procedimento di decadenza e surroga; la surroga dei dimissionari Patrizia Alario, Piergiorgio Cappello e Lara Lodato che, designati assessori, cedono il proprio posto in Consiglio ai primi dei non eletti nelle liste di appartenenza, rispettivamente Gaetano Cardiel, Claudio Panarello e Luigi D’Avola; il giuramento del sindaco Fabio Roccuzzo; la comunicazione della composizione della Giunta municipale; le elezioni del presidente e del vicepresidente del Consiglio.

ELETTI F. INCARBONE E M. FAILLA

Espletate le operazioni preliminari, il Consiglio, nella pienezza dei suoi poteri, ha proceduto alla elezione del presidente e del vice presidente dell’assise consiliare.

Il presidente pro tempore Failla ha dunque ricordato le norme che regolano l’elezione del presidente del Consiglio comunale:  in prima votazione è  necessaria  la maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio; dalla seconda votazione in poi è sufficiente la "maggioranza semplice" e cioè il maggior numero di voti.

L’esito della votazione non era affatto scontato: la tornata elettorale ha consegnato infatti a Caltagirone un assetto politico cosiddetto ad “anatra zoppa”: il sindaco Roccuzzo, pur eletto a maggioranza, si trova infatti a "convivere" con un consiglio comunale la cui maggioranza è rappresentata dalle liste che avevano sostenuto il suo competitor del centrodestra Gruttadauria. L’esito del voto, a scrutinio segreto, era dunque un primo termometro della temperatura nel cdx caltagironese, uscito sconfitto dalle elezioni, pur avendo più del 53% dei consensi, per via del voto disgiunto che ha premiato il sindaco Roccuzzo, “spostando” circa il 10% dei voti a suo favore. E dunque lecito era l’interrogativo: i 14 consiglieri dell’opposizione, pur essendo in maggioranza, avrebbero ritrovato compattezza su di un candidato unico, oppore si sarebbe ripetuto lo sfilacciamento verificatosi nelle urne elettorali il 10 e 11 ottobre? Tanto più che i consiglieri di minoranza avevano deciso di votare scheda bianca, lasciando la responsabilità della prima mossa all’avversario.

CDX (QUASI) COMPATTO

Il responso del voto ha consacrato, in prima battuta, Francesco Incarbone, di Forza Italia, che  ha ottenuto 13 voti a favore. Le schede bianche sono state 11: una in più rispetto alle previste 10 del csx. Dunque cdx (quasi) compatto sulla candidatura di un azzurro, esponente della forza più rappresentativa dello schieramento del cdx (Forza Italia, unitamente ai consiglieri della lista civica a sostegno del candidato sindaco Gruttadauria conta sei consiglieri), ma con un distinguo da parte di un probabile franco tiratore. Distinguo che si è significativamente ripetuto nella votazione successiva del vice presidente.

Dai consiglieri del csx, è venuta a questo punto una proposta: la disponibilità convergere su di un nome espresso dal cdx, purché fosse una donna, per garantire la parità di genere. Una proposta che è stata respinta al mittente, come ha rivelato, prima della votazione, il consigliere Enzo Di Stefano, del PD, che ha tuttavia confermato che i consiglieri di minoranza avrebbero comunque mantenuto fede alla loro proposta di un nome “rosa” . Un tentativo per tentare di sparigliare le carte nel campo avversario e tastarne la compattezza? Può darsi: certo è che anche questa volta l’esito del voto ha confermato quasi lo stesso schema della votazione precedente: è stato eletto con maggioranza assoluta di 13 voti il consigliere del Quadrifoglio Marco Failla. Alla consigliera del cdx Giacoma La Pera, detta Ivana (“Caltagirone Domani “) sono andati 10 voti. Una scheda è risultata bianca. Anche in questo caso al candidato del cdx è mancato un voto dalla sua maggioranza.  


“Non mancherà occasione, in sede di designazione delle presidenze delle Commissioni, di dare il giusto spazio alle donne”, ha dichiarato Sergio Gruttadauria, che è intervenuto subito dopo l’elezione del vice presidente, rispondendo al consigliere Enzo Di Stefano. Gruttadauria ha inoltre promesso un’“opposizione costruttiva”, prospettando anche la possibilità di poter convergere in futuro con il csx su provvedimenti di “utilità comune”.

Questi i 24 consiglieri eletti, secondo l’ordine incentrato sulle preferenze ottenute: Marco Failla,  Vincenzo Di Stefano, Fabio Interlandi, Francesco Incarbone, Valentina Messina, Francesco Alparone, Luca Distefano, Antonino Montemagno, Patrizia Alario (che sarà sostituita da Gaetano Cardiel), Selenia Tutone, Giuseppe Marchese, Luigi Failla, Giacoma La Pera, Giuseppe Lo Piccolo, Filippo Cillia, Piergiorgio Cappello (al suo posto Claudio Panarello), Lara Lodato (al suo posto Luigi D’Avola), Francesco Polizzi, Giuseppa Giardinelli, Gesualdo Grimaldi, Giuseppe Rabbito, Francesco Caristia, Greta Bonanno e Sergio Gruttadauria (in Consiglio in quanto candidato a sindaco più votato dopo l’eletto sindaco Fabio Roccuzzo).

Costituiti due grandi gruppi consiliari: “Caltagirone che verrà”, formato dai 10 consiglieri che supportano l’Amministrazione (Bonanno, Cardiel, D’Avola, Di Stefano, Luigi Failla, Giardinelli, Interlandi, Lo Piccolo, Panarello e Polizzi), che ha indicato in Vincenzo Di Stefano il proprio presidente, e “Uniti per il centrodestra” (Montemagno, Incarbone, Rabbito, La Pera,  Luca Distefano, Marchese, Tutone, Messina, Gruttadauria, Caristia, Cillia e Alparone), che ha nominato quale presidente Sergio Gruttadauria.

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