Una violenta protesta dei minori stranieri non accompagnati è scoppiata stamattina a villa Montevago a Caltagirone. Dalle poche e frammentarie notizie raccolte sembra che la miccia della protesta sia stato il trasferimento di quattro migranti, fatto che ha causato la rabbia degli esclusi. Nei giorni scorsi c’erano stati altri due episodi di protesta poi rientrati a seguito delle assicurazioni che a breve sarebbero stati trasferiti in altre strutture.
La struttura si presentava così stamattina: porte divelte, vetri rotti, la stanza all’ingresso che funge da magazzino e ufficio completamente in disordine.
Sul vialetto in terra battuta che porta alla villa tracce di sangue. Sembra che un minore si sia ferito con i vetri e sia stato trasportato all’ospedale di Caltagirone per le cure necessarie.
Nella struttura solo un vigilante all’entrata. Nessun operatore presente. Ci hanno detto che erano al comando di Polizia per gli accertamenti del caso. Abbiamo interpellato telefonicamente il responsabile calatino della struttura Nicola Alberghina: «Ho accompagnato gli operatori al comando di Polizia – ci ha detto – perché lo ritenevo doveroso ma non vado a villa Montevago da 10 giorni. I ragazzi ce l’hanno con me perché mi ritengono me responsabile di tutto». Albeghina non ci sta a fare la parte del cattivo e amareggiato ci ha detto di rivolgerci ai responsabili della cooperativa “La Forza della vita“.
Dai racconti dei minori di villa Montevago abbiamo avuto la conferma che ritengono Alberghina causa dei loro problemi. I ragazzi non hanno voluto essere intervistati in video e hanno scelto di comunicare con dei cartelli. Il trasferimento è il loro principale problema. E dopo le promesse vane dei giorni scorsi è cresciuta la sfiducia e la diffidenza. Se i tempi della burocrazia non si velocizzano sono prevedibili altre forme di protesta.

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