Pubblicato il 27/07/2014
SOCIETÀ

Caltagirone, dopo nove mesi ripulito ponte San Francesco



CALTAGIRONE, RIPULITO PONTE SAN FRANCESCO D’ASSISI – La notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre del 2013, ignoti vandali hanno imbrattato ponte San Francesco d’Assisi, uno dei gioielli della città di Caltagirone. Ma lavernice spry rosso ruggine che macchiava alcune delle parti rivestite in maiolica dello storico ponte ha continuato a sfregiare il ponte per nove mesi, senza che nessuno sentisse il dovere di denunciare o intervenire. Più che l’atto vandalico in sé ferisce l’indifferenza di chi si abitua allo scempio senza più indignarsi.

Le eleganti maioliche plastiche a rilievo che decorano i margini interni del ponte risalgono agli anni ’50 del Novecento e furono realizzate dalle cooperative dell’ex Istituto d’Arte per la Ceramica di Caltagirone. Oltre ai richiami decorativi del ‘700 nelle maioliche del ponte insistono le araldiche della Città e i simboli francescani. Poiché si tratta di maiolica lucida contemporanea, con un semplice sverniciatore di pochi euro si poteva rimediare allo scempio. Dopo aver segnalato invano il problema, “Il Sette e Mezzo”ha lanciato la proposta di effettuare una pulitura delle maioliche del ponte. All’iniziativa hanno aderito Legambiente e Salvalarte Caltagirone e una decina di cittadini volenterosi, che, guidati dal maestro Antonio Navanzino e armati di olio di gomito hanno ripulito il ponte la notte del 22 luglio, in modo che fosse restituito alla città e ai numerosi turisti prima della festa del Santo patrono San Giacomo.

Il Ponte di San Francesco d’Assisi fu progettato dall’Architetto romano Orazio Torriani nel 1627. Fu poi completato nel 1666 sotto la direzione del conventuale Fra Bonaventura Certò da Messina. Il ponte è una grandiosa e imponente opera di ingegneria che non crollò nemmeno durante il terribile terremoto del 1693. Ma ciò che non distrusse il terremoto rischiava di essere cancellato dall’inciviltà di balordi senza memoria. Speriamo di non essere più costretti a raccontare di questi episodi in futuro. Comprendere la fortuna e l’eredità storica che posseggono e vigilare di conseguenza è un dovere per tutti i caltagironesi.

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