Pubblicato il 09/11/2014
POLITICA

Costituito a Caltagirone il gruppo del NCD a sostegno del sindaco Bonanno. Resta fuori Sergio Domenica



COSTITUITO A CALTAGIRONE IL GRUPPO DEL NCD A SOSTEGNO DEL SINDACO BONANNO. RESTA FUORI SERGIO DOMENICA –  Sabato 8 novembre alle ore 11.00, nel Salone di Rappresentanza del Palazzo di Città del Comune di Caltagirone, è stato presentato il nuovo gruppo consiliare del Nuovo Centro Destra. La conferenza è stata convocata da Anna Aloisi, componente del Coordinamento provinciale dell’ NCD di Catania. Presente il sottosegretario di Stato all’Agricoltura, on. Giuseppe Castiglione, Coordinatore regionale dell’ NCD in Sicilia. A costituire il gruppo consiliare sono i consiglieri Elisa Privitera, individuata quale capogruppo, Filippo Pozzo, Mario Marino, Salvatore Tasca e Francesco Tasca. Il gruppo si costituisce a sostegno dell’amministrazione Bonanno.

Oltre alla Privitera, già in forza al NCD, nel gruppo confluiscono i tre consiglieri di Sintesi Caltagirone, Filippo Pozzo, Mario Marino e Francesco Tasca, e il consigliere Salvatore Tasca proveniente dall’area del Centro Sinistra vicina al PD, essendo stato eletto alle passate amministrative nella lista “Alessandra Foti Sindaco” che appoggiava il candidato sindaco del Centro Sinistra. La sua adesione non ha mancato di suscitare polemiche.

Salvatore Tasca

Salvatore Tasca

Salvatore Tasca era stato infatti uno dei più attivi e presenti nell’occupazione ad oltranza del Comune di Caltagirone, indetta il 29 marzo scorso dai consiglieri del Centrosinistra, con l’adesione del consigliere Scozzarella, per protestare contro l’immobilismo dell’amministrazione Bonanno. Ed era stato anche uno dei firmatari della mozione di sfiducia al sindaco che aveva votato, di concerto con i consiglieri dell’opposizione, nella burrascosa seduta del 30 giugno.

Ma successivamente si è avuto un mutamento di rotta, palese nella votazione sull’adesione di Caltagirone al patto territoriale di Sol.Calatino e in quella sulla Tasi, in cui SalvatoreTasca si era discostato dalle indicazioni del gruppo. La rottura era dinque nell’aria. E si consumava nella seduta del Consiglio comunale del 15 settembre, dopo un vivace scontro verbale col capogruppo di “Uniti per il Centro Sinistra”, Franco Pace, che con una nota letta in aula dal Presidente Giuliano, dichiarava il consigliere Salvatore Tasca fuori dal gruppo.

La posizione di Tasca, che non ci ha voluto rilasciare una dichiarazione in merito, è stata difesa dal capogruppo NCD Elisa Privitera: «Il consigliere Tasca si è avvicinato da parecchi mesi a questo modo di vedere la politica – ha spiegato – che all’interno del Consiglio comunale ci ha contraddistinto nel fare un’opposizione costruttiva, senza danneggiare assolutamente gli equilibri della città. Questo senso di responsabilità e di serietà che contraddistingue il partito sicuramente si sono indentificate anche nel consigliere Tasca».

Ph. Andrea Annaloro

Ph. Andrea Annaloro

L’OMBRA DEL CARA DI MINEO SU CALTAGIRONE? – La nascita del nuovo gruppo consiliare a Palazzo dell’Aquila segna la fine di un percorso che ha visto il sindaco Bonanno superare lo scoglio della sfiducia e rafforzare con nuovi innesti la sua maggioranza. In suo soccorso intervenne, in occasione della sfiducia, il Sindaco di Mineo Anna Aloisi, nonché presidente del Consorzio dei Comuni “Terra d’Accoglienza”, ente gestore del Cara di Mineo. L’alleanza, sino ad allora inedita. fu sancita il 6 agosto scorso con l’adesione al “Patto Territoriale per l’Economia Sociale del Calatino”, di cui ente capofila è il consorzio Sol.Calatino, che, oltre ad avere una fitta rete di cooperative sociali sparse nel territorio siciliano, fa parte dell’Ati (Associazione Temporanea d’Imprese) che ha avuto in appalto i servizi e la fornitura per la gestione del Cara di Mineo. Sembra dunque che Bonanno abbia deciso di legare i destini della sua Giunta al progetto di una forte saldatura tra enti locali e imprenditoria sociale portato avanti da Paolo Ragusa, presidente di Sol.calatino. Proveniente da trascorsi politici nel vecchio Pci, Ragusa, dall’11 febbraio 2003, data di costituzione di Sol.co Calatino di cui è presidente, è andato sempre alla ricerca costante di una sponda politica, seppur con geometrie variabili, dal Pd, all’Mpa al Pdl. Con l’esplodere nel 2011 dell’emergenza Nord Africa ha avuto l’occasione per il salto di qualità, legando indissolubilmente la sua storia al centro-destra di Giuseppe Castiglione e al Cara di contrada Cucinella. Del suo trascorso nella sinistra, gli è rimasta probabilmente l’idea gramsciana dell’egemonia.  Così viene teorizzato, in una lettera aperta postata nel sito del Consorzio il 7 ottobre scorso 2013, il Ragusa-pensiero:«è urgente strutturare in maniera permanente questa grande rete di accoglienza integrata diffusa sul tutto il Paese, affidandosi al protagonismo degli enti locali e dei soggetti del privato sociale, a cominciare dalla cooperazione sociale».

Bonanno ha sempre minimizzato la portata dell’adesione di Caltagirone al Patto territoriale, rivendicando all’amministrazione il suo spazio di autonomia. Fatto sta che ieri era vistosa la presenza massiccia di Sol.Calatino alla conferenza Stampa. Ed è singolare che l’organizzazione della conferenza stessa e la sua gestione siano state in carico all’Ufficio Stampa di Sol.Calatino e non – come è prassi usuale – a quello del Comune di Caltagirone.

Elisa Privitera

Elisa Privitera

Interpellata in merito, il capogruppo del NCD calatino Elisa Privitera ha respinto legami tra il NCD e il Cara di Mineo: il fatto che tra i dipendenti di Sol.co ci siano anche iscritti al NCD è a suo avviso una semplice coincidenza senza alcuna valenza politica: «Non conosco bene le dinamiche perché ne sono fuori – ha detto – ma sicuramente ci sono tesserati di altri partiti».

Degno di nota è che tra gli obiettivi del costituendo gruppo consiliare ci sia la creazione di una zona franca urbana per l’area industriale di Caltagirone, in ragione dell’isistenza su territorio del Cara di Mineo, e l’implementazione delle politiche di inclusione sociale e di coesione territoriale attraverso l’attuazione della nuova programmazione del piano di zona ex l. 328/00 e la sperimentazione di percorsi innovativi di welfare dentro il contesto del “Patto Territoriale dell’Economia Sociale del Calatino”. Viene abbandonato invece il progetto del Libero Consorzio dei Comuni del Calatino, ritenuto «un improbabile riassetto istituzionale».

FUORI DAL GRUPPO SERGIO DOMENICA – Resta invece fuori dal gruppo il consigliere Sergio Domenica che, membro dell’Assemblea Nazionale del Nuovo Centro Destra, ha finora mantenuto una linea di ferma opposizione all’amministrazione Bonanno, entrando in contrasto con la posizione del consigliere Elisa Privitera.

Sergio Domenica a un recente incontro dei giovani del NCD a Catania

Sergio Domenica a un recente incontro dei giovani del NCD a Catania

Il 30 giugno, in occasione della sfiducia al sindaco Bonanno, Domenica, ribadì nella veste di dirigente nazionale del Ndc, la sua posizione e votò la sfiducia. La Privitera invece, (assente alla votazione sulla sfiducia perchè le erano stati forati due pneumatici della macchina da ignoti), pur ribadendo l’opposizione all’amministrazione Bonanno e non condividendo atti amministrativi e politici della sua Giunta, si smarcò tuttavia dalla posizione di Domenica, definita personalista e non in linea con le direttive del partito, in quanto a suo avviso «la città sarebbe sprofondata in un male maggiore». Oggi il percorso  di riavvicinamento al sindaco Bonanno si è concluso, ed il gruppo del NCD guidato dalla Privitera fa parte organicamente della maggioranza. Resta l’incognita Domenica: cosa farà? L’impressione è che la partita che si sta giocando a Caltagirone all’interno del NCD non sia ancora finita, anche perché rientra in un gioco politico più ampio che coinvolge gli equilibri del partito e la sua leadership nella provincia di Catania, come sta a dimostrare la recente costituzione nella citta etnea del gruppo consiliare “Area popolare” che fa riferimento al deputato europeo del NCD Giovanni La Via.



Giusi Scollo – Giacomo Belvedere


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