La comunità ecclesiale calatina è scossa per un furto sacrilego di ostie consacrate nella Chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia. Ieri notte ignoti si sono introdotti furtivamente all’interno della chiesa e hanno trafugato alcune ostie consacrate. Immediato l’intevento sul luogo delle Forze dell’Ordine che hanno effettuato gli accertamenti necessari.
«È un fatto grave che scuote l’intera comunità ecclesiale e cittadina – afferma mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone -. Invito i fedeli a stringersi in preghiera, attorno a me, alla comunità parrocchiale e ai sacerdoti, affinché simili atti non ci lascino smarriti, ma ci spronino, ancora di più, a rivolgere il nostro sguardo verso Gesù Eucaristia centro vitale della comunità, nutrimento dei fedeli, presenza di Dio che si dona ai noi per aprire la nostra esistenza a Lui».
Il vescovo calatino presiederà una Messa di riparazione con adorazione eucaristica giovedì 29 gennaio, alle ore 18.00, presso la Parrocchia Sacra Famiglia, a cui parteciperanno i sacerdoti di Caltagirone.
«L’Eucaristia sostiene e trasforma l’intera vita quotidiana – continua il Vescovo -. Non c’è nulla di autenticamente umano che non trovi nell’Eucaristia il compimento e la pienezza. Con questo atto i responsabili hanno voluto negare non solo questa logica, ma la logica stessa dell’amore che si fa comunione, condivisione, reciprocità, corresponsabilità, dono. Prego pertanto per loro affinché possano presto ravvedersi e non si rendano responsabili di ulteriori gravi azioni»
Mons. Peri ha anche rivolto il suo grazie alle Forze dell’Ordine, per la tempestività del loro intervento.
Sconcerto e amarezza per l’accaduto esprimono il parroco, don Antonio Carcanella, e il vicario, don Jonathan Astuto: «Ci hanno rubato quel che di più sacro abbiamo. Non hanno rubato null’altro se non l’Eucaristia. Insieme ai sacerdoti e alla comunità credente vogliamo rispondere in modo unitario, come Chiesa, dicendo ai responsabili che l’odio, la rabbia, la furia che hanno espresso con questo gesto non sono la via per rispondere alle loro domande. Quella è una via di morte. Nell’Eucaristia c’è la via della vita e della verità. Proviamo molta pena per le loro anime. Riportino nelle nostre mani la SS.ma Eucaristia».
Non è la prima volta che a Caltagirone simili fatti incresciosi vengono a turbare la vita della comunità cristiana calatina. La notte tra domenica 24 e lunedì 25 gennaio del 2010, ignoti profanarono la chiesa parrocchiale di S. Giorgio, trafugando una cinquantina di ostie consacrate,abbandonandone alcune per terra e sull’altare e lasciando diversi segni che destarono allarme per il sospetto di una possibile celebrazione satanica.
Il codice di Diritto Canonico è molto severo in casi del genere. Il can. 1367, commina a chi profana le specie consacrate, oppure le asporta o le conserva a scopo sacrilego la scomunica latae sententiae, la cui remissione è riservata alla Sede Apostolica. Si ha la scomunica latae sententiaeallorché chi compie un determinato atto si trova a essere scomunicato per il solo fatto di averlo compiuto, senza che sia necessario che venga esplicitamente sanzionato dall’autorità ecclesiastica competente (come nel caso della scomunica ferendae sententiae).
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