Il progetto in questione mira a tutelare e valorizzare il patrimonio naturale (con particolare riguardo all’agrobiodiversità, alle risorse genetiche autoctone di interesse agrario, zootecnico e forestale, alla conservazione e valorizzazione delle razze e varietà locali a rischio di estinzione) del bosco di Santo Pietro.
Via libera del Governo regionale a un finanziamento per oltre 1,7 milioni di euro (risorse del Fondo sviluppo e coesione) per il bosco di Santo Pietro, presentato dal Comune di Caltagirone nell’ambito di un’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale calatina insieme alle amministrazioni dei Comuni di Niscemi e Palma di Montechiaro (con il suo litorale) per “Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo”.
Il progetto in questione mira a tutelare e valorizzare il patrimonio
naturale (con particolare riguardo all’agrobiodiversità, alle risorse genetiche
autoctone di interesse agrario, zootecnico e forestale, alla conservazione e
valorizzazione delle razze e varietà locali a rischio di estinzione) del bosco
di Santo Pietro, interconnesso con il borgo omonimo e la confinante Sughereta
di Niscemi. Previsti percorsi sentieristici che costituiscano un itinerario di
fruizione e di visita specie attraverso tracciati a mobilità sostenibile,
ciclo-escursionistici e di trekking. Contemplate pure attività di turismo
educativo, programmi di ricerca, laboratori di educazione scientifica, corsi di
educazione ambientale e interventi multimediali sui social network.
“Si
tratta – sottolinea l’assessore alle Frazioni, Luca Distefano – di un
finanziamento che potrà rivelarsi assai utile per mettere in campo interventi
che esaltino il ruolo ecologico e sociale del bosco e contribuiscano a
rivitalizzare il borgo”. “Queste risorse – dichiara il sindaco Gino Ioppolo –
concorreranno a valorizzare un importante e strategico polmone verde qual è il
bosco di Santo Pietro, anche attraverso la creazione di spazi ricreativi,
educativi e sportivi e la realizzazione di attività economiche
eco-compatibili”.
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