Il Cammino si è articolato in sei tappe attraverso i centri di Caltagirone (da cui era partito domenica 4 luglio), Mirabella Imbaccari, Aidone, Piazza Armerina, Valguarnera, Assoro. Nicosia e Capizzi (tutti protetti dall’Apostolo sepolto a Compostela, o custodi di preziose reliquie, o caratterizzati da una profonda devozione nei confronti del Santo), per un totale di 111 Km.
Si è concluso a Capizzi il percorso inaugurale de “Il Cammino di San Giacomo in Sicilia – da Caltagirone a Capizzi”, che si è articolato in sei tappe attraverso i centri di Caltagirone (da cui era partito domenica 4 luglio), Mirabella Imbaccari, Aidone, Piazza Armerina, Valguarnera, Assoro. Nicosia e Capizzi (tutti protetti dall’Apostolo sepolto a Compostela, o custodi di preziose reliquie, o caratterizzati da una profonda devozione nei confronti del Santo), per un totale di 111 Km. I pellegrini (una ventina) protagonisti dell’ultima tappa (da Nicosia a Capizzi) sono stati accolti, nella Chiesa del Santo, dal sindaco Leonardo Giuseppe Principato e dall’arciprete Antonio Cipriano. Presente il priore per la Sicilia della Confraternita di San Jacopo di Compostela, Massimo Porta.
Intervenendo in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Caltagirone, l’assessore Antonio Montemagno ha rinnovato “l’impegno di tutti i Comuni coinvolti a continuare nel lavoro di organizzazione e divulgazione così positivamente avviato, nella consapevolezza che il Cammino di San Giacomo in Sicilia, nato sotto i migliori auspici, può costituire non soltanto un forte collante nel segno della fede, ma essere anche una grande opportunità di promozione turistica del territorio, come testimoniato pure dall’interesse già manifestato da associazioni religiose e naturalistiche del Centro e del Nord Italia”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA