Pubblicato il 11/06/2017
RELIGIONE / DIOCESI

Caltagirone, martedì apre i battenti la “Casa Fons Misericordiae” al Ponte



Il centro, denominato “Casa Fons Misericordiae”, in omaggio alla Madonna del Ponte, è il segno concreto lasciato dall’anno giubilare della Misericordia e dal Bicentenario, e svolgerà una funzione pastorale e sociale, a sostegno delle persone in difficoltà appartenenti alle fasce deboli e marginali del centro storico.


di Giacomo Belvedere

Finalmente, si inaugura, dopo mesi di attesa, la “Casa Fons Misericordiae” negli ampi locali di via Pisciaro presso il quartiere della Parrocchia Maria SS. del Ponte a Caltagirone, che sarà benedetta dal vescovo di Caltagirone mons. Calogero Peri, martedì 13 giugno alle ore 18. Saranno presenti all’inaugurazione don Vinicio Albanesi, Presidente della Comnità di Capodarco e il Sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo, con l’Amministrazione civica.

Il centro è stato denominato “Casa Fons Misericordiae”, in omaggio alla Madonna del Ponte, che la tradizione vuole essere apparsa nello specchio d’acqua di una fonte il 15 agosto 1572, nel povero rione del Ponte, nello specchio d’acqua di una fonte, appena fuori le mura della città. Rappresenta il “segno” concreto con cui la Comunità diocesana intende lasciare un ricordo, visibile e fattivo, dell’anno giubilare della Misericordia e il Bicentenario della diocesi, recentemente conclusi.

I locali sono stati consegnati il 6 febbraio scorso, dal Comune alla parrocchia Madonna del Ponte, per la gestione e valorizzazione dell’immobile, da destinarsi a centro di accoglienza di persone in difficoltà appartenenti alle fasce deboli della comunità locale. Si tratta del centro polivalente realizzato anni addietro (i lavori furono avviati nei primi mesi del 2012) con i finanziamenti del “Pisu” Caltagirone, per un investimento complessivo di 1.330.000 euro. La parrocchia ha presentato un progetto per un centro polivalente per persone in difficoltà, con il sostegno della diocesi, il contributo del Progetto 8xmille “Un Ponte verso il futuro” della Caritas diocesana e anche di privati cittadini, e il supporto della Comunità di Capodarco. Si è così creata una struttura per dare riparo ad adulti e minori vittime di violenze e abusi, con la possibilità di svolgervi varie attività di laboratorio e una serie di iniziative socializzanti. Nel mese di ottobre 2016 l’Amministrazione comunale aveva deliberato di affidarne la gestione alla parrocchia, che ha proposto un cofinanziamento diretto di 144mila euro per la durata di 15 anni.

La “Casa Fons Misericordiae” agirà in sinergia con quello della Città dei ragazzi, sito nella zona nuova della città. Animatrici del centro saranno anche tre suore equadoregne, sr. Maria, sr. Lucia e sr. Pia, delle Suore Francescane della Carità, che già in Equador svolgevano attività di solidarietà, aggregazione e socializzazione in strutture della Comunità di Capodarco

“Il centro di accoglienza – spiega il parroco Francesco Di Stefanosvolgerà una funzione pastorale e sociale, per il recupero delle marginalità del centro storico. In un primo momento fungerà da centro diurno per bambini e ragazzi, con attività di recupero scolastico e laboratori di vario genere, promossi in stretta sinergia con la Città dei Ragazzi. In una seconda fase sarà anche un luogo di accoglienza di ragazze madri e famiglie in difficoltà. L’auspicio – ha concluso il parroco – è che esso possa diventare una longa manus del Santuario di Maria Santissima del Ponte, che non è soltanto luogo di culto, ma pure di carità”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA


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