Pubblicato il 20/06/2017
RELIGIONE / DIOCESI

Caltagirone, Bagnasco: “La Città dei Ragazzi: un deserto che rifiorisce” – VIDEO



Il centro è stato sostenuto dalla CEI con i proventi dell’8xmille, e si avvale dell’apporto generoso del volontariato e delle competenze proprie della Comunità di Capodarco di don Vinicio Albanesi.


 di Giacomo Belvedere - Giusi Scollo

“Un deserto che rifiorisce”: con queste parole di incoraggiamento, ieri, il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e presidente uscente della Conferenza Episcopale Italiana, ha benedetto e inaugurato stabilmente il “progetto Città dei Ragazzi” come struttura polifunzionale al servizio della pastorale dei giovani e dei ragazzi della diocesi calatina.

Un centro che è un pezzo di storia, non solo ecclesiale ma anche civile, della città:  nell’immediato dopoguerra una schiera di giovani “preti  di strada” ante litteram, si dedicarono alla missione di ricostruire le speranze di una generazione, ragazzi soprattutto devastati dalle emergenze morali e materiali di ogni genere: Don Filippo Quinci, Don Nunzio Annaro, Don Giuseppe Verdemare, Don Luigi Turrisi, Don Michele Cannizzo e altri nomi da non dimenticare che vanno scritti a grandi lettere negli annali della Città e Diocesi di Caltagirone.

Con la “Città dei Ragazzi” si riannodava il filo con la radicata tradizione educativa della città: dai Salesiani di Sant’Agostino e alle strutture parrocchiali molto vivaci che, con generosa passione e carità pastorale, hanno incarnato nella Chiesa Calatina l’anima di “tempi nuovi” da far riemergere dalle macerie di una situazione postbellica disastrosa.

In quel complesso – allora ancora aperta campagna – abbandonato dai militari e restituito progressivamente alla elementare funzionalità, nasceva il grande sogno, consegnato poi negli anni Cinquanta da Mons. Capizzi ai Padri Canossiani, nel segno grato di Luigi Sturzo, che ne fu promotore e munifico benefattore. Migliaia di giovani sono stati ospitati nel Collegio attivo fino all’anno 1995 quando si trasformò in Centro Giovanile “Città dei Ragazzi”, con molteplici attività a servizio della Diocesi. Oggi, nel cuore della zona nuova della città, risorge con nuove intuizioni e mentalità e riprende slancio e ruolo un cenytro che vuole essere “anima” spirituale, educativa e socio-culturale in un contesto profondamente mutato, dove alle antiche emergenze pastorali e sociali ne succedono altre non meno importanti e preoccupanti.

La Chiesa calatina è stata sostenuta in questa operazione dai proventi dell’8xmille mediante interventi generosi e chiaramente mirati della Conferenza Episcopale ma anche dalla consapevolezza e dal coinvolgimento delle strutture ecclesiali locali, sorrette da un generoso volontariato, con iniziative diversificate e significative sostenute e accompagnate dalle competenze proprie della Comunità di Capodarco di don Vinicio Albanesi.

«Il Card. Bagnasco – ha dichiarato don Vinicio Albanesi, direttore della Città dei Ragazzi – si è mostrato molto attento nei nostri confronti, ha perorato la nostra causa e ha fatto in modo che una congrua somma ci permettesse di risistemare i locali: oggi siamo felici di mostrare a lui i lavori effettuati e il poco che manca. È un riconoscimento che diamo a lui per la sensibilità che ha mostrato per la città di Caltagirone e la “Città dei Ragazzi”».

Per questo la presenza del Card. Bagnasco, che ha celebrato una solenne Eucaristia col Vescovo Mons. Calogero Peri, come segnale della volontà della Chiesa di Caltagirone di scommettersi più concretamente sulle frontiere di un servizio pastorale, spirituale e socio-culturale rinnovato, accogliendo in tal senso l’ansia evangelizzatrice di Papa Francesco.

«Abbiamo la gioia finalmente – afferma il Vescovo, mons. Calogero Peri – di potere inaugurare altri locali della Città dei Ragazzi per cui abbiamo ricevuto il contributo dell’8xmille grazie all’impegno e all’attenzione del Card. Bagnasco che si è mostrato sensibile dopo la prima visita a questi locali in occasione della solenne apertura del Bicentenario della nostra Diocesi. Siamo contenti di dirgli che quei soldi sono stati spesi bene e soprattutto spesi per gli ultimi, per coloro che ne hanno più bisogno, affinchè potessero avere un punto di riferimento di crescita in un contesto di amore e benevolenza. Vogliamo inoltre esprimere la gratitudine a coloro che firmano per l’8xmille perché, anche attraverso questi canali, i contributi vanno a beneficio di tutti»

VIDEO INAUGURAZIONE E INTERVISTE



© RIPRODUZIONE RISERVATA


© RIPRODUZIONE RISERVATA


Commenta
Il tuo commento verrà pubblicato previa approvazione. Soltanto il nickname sarà visibile a tutti gli utenti.