"No Neet - Il principale problema che ha la scuola sono i ragazzi che perde", è il progetto portato avanti dall'associazione Il Favo che, per prevenire e fronteggiare il disagio giovanile, ha attivato servizi gratuiti nel territorio, in collaborazione con l'Istituto comprensivo"Maria Montessori", con l'Istituto superiore "Bonaventura Secusio", con l'Eris, la Città dei Ragazzi "Don Luigi Sturzo" e il Comune di Caltagirone.
Consegnati stamani alla Neuropsichiatria infantile i tre pannelli realizzati dagli studenti del Liceo artistico nell'ambito di "No Neet - Il principale problema che ha la scuola sono i ragazzi che perde", portato avanti dall'associazione Il Favo che, per prevenire e fronteggiare il disagio giovanile, ha attivato servizi gratuiti nel territorio, in collaborazione con l'Istituto comprensivo"Maria Montessori", con l'Istituto superiore "Bonaventura Secusio", con l'Eris, la Città dei Ragazzi "Don Luigi Sturzo" e il Comune di Caltagirone.
La realizzazione dei pannelli ha offerto agli studenti l'opportunità di stare insieme, specie durante il difficile periodo della pandemia, e di creare relazioni inclusive fra loro.
Sono intervenuti alla consegna la direttrice del Distretto sanitario di Caltagirone Angela Fiumara, l'assessore al Welfare e vicesindaco, nonché dirigente del "Secusio" Sabrina Mancuso, la dirigente del servizio Uonpia (Unità operativa neuropsichiatria psicologia infanzia adolescenza) Marianna Ragusa, il presidente de Il Favo e coordinatore del progetto Filippo Pizzo e la docente del Liceo artistico Fabiola Pampallona. Alla fine, un piccolo rinfresco a cura del laboratorio di cucina dell'Eris, come segno dell'attività svolta quest'anno.
Sette le azioni in cui si articola l’iniziativa, la cui
durata, in considerazione del lungo fermo imposto dal Covid a molte attività, è
stata prorogata sino al marzo 2022: “Caronte”, che consiste nell’accompagnamento
nel passaggio dalla scuola media alla scuola superiore e da quest’ultima
all’università e al mondo del lavoro; Educativa territoriale, che si
concretizza in attività di aggregazione e socializzazione che permettano ai
minori di mettersi in gioco, confrontarsi e riflettere; Genitori Partner, con l’attivazione di uno
spazio di confronto e mediazione per facilitare il dialogo tra il mondo adulto
e quello degli adolescenti e la creazione, in collaborazione con la Casa
circondariale di Caltagirone, di un apposito spazio per i colloqui fra i
detenuti e i propri figli; “”Help Me”, che si traduce nel supporto allo studio
in orario pomeridiano per il recupero del “gap” scolastico; “Insieme senza
paura”, attraverso incontri di riflessione e laboratori pratici per prevenire
fenomeni di violenza; “Laborando”, per sviluppare la creatività e la manualità
dei giovani apprendisti; “Stand Up”, con la presa in carico di nuclei familiari
multiproblematici.
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