Mons. Calogero Peri ne ricorda “la personalità forte, la figura a tratti ruvida ma sempre innamorata del suo sacerdozio, il suo servizio competente e appassionato all’annuncio del Vangelo”.
Avrebbe compiuto oggi 71 anni. Ma un malore improvviso, forse un infarto, ha stroncato anzi tempo la vita di don Mariano Randello, arcidiacono-parroco della Matrice a Grammichele.
Nato a Licodia il 16 gennaio 1947 da Carmelo e Interligi Rosa, maturò la sua vocazione sacerdotale, sin dalla primissima infanzia, sotto la guida attenta e sollecita di Padre Salvatore Strazzuso, parroco di Santa Lucia al Borgo di Licodia. Fu ordinato presbitero da mons. Carmelo Canzonieri il 1° settembre del 1971. Dopo gli anni del Seminario a Caltagirone, completò la sua formazione teologica e spirituale a Napoli, nella Facoltà Teologica S. Luigi, conseguendo la Licenza in Teologia.
Ha svolto il suo servizio ministeriale prima a Scordia e Palagonia come vice parroco, poi Parroco all’Immacolata di Palagonia (dall’1 marzo 1978), Arciprete della Matrice (dal 14 settembre 1995) e di Santa Lucia di Licodia, già Parroco dello Spirito Santo e in atto Arcidiacono-Parroco della Matrice a Grammichele (dal 25 dicembre 2004).
Per cinque anni Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano (1994-1999), è stato anche membro del Consiglio Presbiterale e a lungo apprezzato docente di Teologia fondamentale nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare (centro di Caltagirone).
«Chi lo ha conosciuto più intimamente – afferma il Vescovo mons. Calogero Peri – ne ricorda la personalità forte, la figura a tratti ruvida ma sempre innamorata del suo sacerdozio, il suo servizio competente e appassionato all’annuncio del Vangelo. In un tempo vivace e complesso come l’immediato dopo Concilio, ne ha interpretato con vivacità e fedeltà i valori e la radicalità».
Il funerale con la Liturgia di suffragio sarà celebrato Giovedì 18 p.v. alle ore 15,30 a Grammichele, nella Chiesa Matrice.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA