Le presunte vittime sono tre, all'epoca dei fatti tutti minorenni, del sacerdote della Diocesi di Piazza Armerina posto agli arresti domiciliari dal Gip di Enna eseguito dalla polizia a Ferrara dove il prete si è trasferito. Sono un giovane che avrebbe subito violenza sessuale e altri due ragazzini vittime di abusi.
Sono tre le presunte vittime, all'epoca dei fatti tutti
minorenni, di un sacerdote della Diocesi di Piazza Armerina posto agli arresti
domiciliari dal Gip di Enna eseguito dalla polizia a Ferrara dove il prete si è
trasferito. Sono un giovane che avrebbe subito violenza sessuale e altri due
ragazzini vittime di abusi.
Il primo caso è emerso dopo la denuncia della vittima alla
squadra mobile di Enna, gli altri due durante le indagini. Per questo la Procura
di Enna ha lanciato un appello "invitando le eventuali altre presunte
vittime a denunciare".
Il giovane, nella sua denuncia, ha raccontato di violenze subite tra il 2009 ed
il 2013, da quando aveva appena compiuto 16 anni e fino ai 20 anni. La Procura
ha delegato le indagini alla squadra mobile che ha svolto attività tecnica,
sentendo decine di persone informate sui fatti, trovando elementi di riscontro
alla ricostruzione della vittima. Diversi potenziali testimoni da anni non
vivono più ad Enna per studio o lavoro e sono stati sentiti da personale delle
squadre mobili di varie Questure d'Italia. Oltre a intercettazioni ed alle
tecniche investigative di tipo tradizionale, la polizia ha effettuato
perquisizioni domiciliari e accertamenti informatici alla ricerca di elementi
di prova.
Grazie al prezioso lavoro della Polizia Postale i contenuti dei
numerosi supporti di memoria, computer e telefono cellulare sono stati
sequestrati, duplicati da un consulente tecnico nominato dalla Procura e
analizzati dalla squadra mobile di Enna. E questo, secondo l'accusa, ha
permesso agli investigatori di trovare ulteriori riscontri al racconto del
denunciante. Durante le indagini sono emerse nuove ipotesi di reato, abusi, che
sarebbero stati commessi dal sacerdote nei confronti di altri due minorenni,
nei confronti dei quali l'indagato ha svolto ruolo di guida spirituale. La
Procura di Enna "non esclude che possano esserci altre potenziali
vittime" e ha rivolto loro "un appello" invitandoli a "denunciare
alla polizia quanto eventualmente subito".
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