Pubblicato il 05/02/2015
POLITICA

Mineo: occupata la sala consiliare dall’opposizione: “Vogliono metterci il bavaglio» La Aloisi: “Si scambia un abuso per un diritto»



MINEO: OCCUPATA LA SALA CONSILIARE DALL’OPPOSIZIONE: “VOGLIONO METTERCI IL BAVAGLIO» LA ALOISI: “SI SCAMBIA UN ABUSO PER UN DIRITTO» – Sale la tensione tra maggioranza e opposizione al Consiglio comunale di Mineo. Ieri, dopo l’ennesima frizione, i consiglieri dei gruppi di opposizione presenti, Pietro Catania, Chiara Cutrona e Ilaria Stuto (Gruppo misto) e Mario Noto e Cristina Venuti (“Per la città”) hanno occupato per protesta l’aula consiliare sino a mezzanotte. Un gesto estremo che giunge – si legge in una nota congiunta dei consiglieri del Gruppo Misto e “Per la città” – «dopo le innumerevoli azioni intraprese al fine di esprimere dissenso a seguito delle reiterate violazioni dello Statuto e del Regolamento da parte del gruppo di maggioranza “Uniti per Mineo”». I consiglieri d’opposizione accusano la maggioranza di «abuso declinatosi nel tentativo di modificare il regolamento attraverso emendamenti che impedirebbero ai consiglieri di esercitare la funzione di proposta e soprattutto di controllo». Già in passato si era arrivati a forme plateali di protesta: il 7 novembre del 2014 l’opposizione aveva seguito i lavori consiliari in piedi; il 6 dicembre aveva abbandonato la sala consiliare.

I punti all’o.d.g. erano 11. È stata approvato il piano di razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica, a.s. 2015/2016. Nel piano dell’amministrazione si prevede la verticalizzazione tra l’Istituto Comprensivo “Luigi Capuana” di Mineo e l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Enogastronomici e l’Ospitalità Alberghiera di Mineo, che si verrebbe in tal modo a sganciare dall’Ipsia di Caltagirone. Si tratta in sostanza della ripresentazione del piano di dimensionamento approvato l’anno scorso, che si arenò in sede di conferenza provinciale. Approvata anche la Convenzione tra il Comune di Mineo e il Centro Regionale per l’inventario, la catalogazione grafica, fotografica, aerofotografica, audio-visiva di Palermo e filmoteca Regionale Siciliana per la conservazione del fondo fotografico Luigi Capuana.

Bocciate invece le modifiche al regolamento di polizia mortuaria approvato con deliberazione di C.C. n. 25 del 19/06/2014 e l’adesione alla strategia “Rifiuti zero” e l’apertura di un’ isola ecologica. L’amministrazione, a quanto pare ha un suo piano Rinviate tra l’altro anche due mozioni di indirizzo, volte, la prima a sollecitare l’amministrazione a intraprendere azioni di pressione sul governo nazionale allo scopo di dar seguito al disegno di legge votato dalla regione siciliana sull’impignorabilità della prima casa; la seconda, al divieto nelle aree agricole di prodotti fitosanitario e biocidi classificati come tossici, molto tossici e nocivi.

“VIOLATO L’ART. 27” – Ma la scintilla che maggiormente ha fatto scattare la reazione dell’opposizione è stato lo stravolgimento dell’o.d.g. Al primo punto, infatti c’era l’ora dedicata alle interrogazioni dei consiglieri al Sindaco che è slittata all’11° posto. Una manovra antidemocratica, secondo i gruppi di opposizione, per evitare di doversi confrontare su questioni scottanti: «vogliono metterci il bavaglio», commenta il consigliere Chiara Cutrona.

«Vogliamo informare i cittadini che non è più possibile esercitare il mandato ricevuto, – denunciano i consiglieri di opposizione – soprattutto per il comportamento fuggitivo del sindaco, che si sottrae all’obbligo di rispondere alle interrogazioni e con la complicità del gruppo consiliare che la sostiene tenta di modificare il regolamento per ciò che riguarda le interrogazioni. Infatti, è ormai consuetudine antidemocratica declassare l’ora ispettiva (interrogazioni al sindaco) impedendo ai cittadini la partecipazione attiva e sottraendosi al confronto». L’accusa è di violare l’art. 27 del regolamento comunale che disciplina le interrogazioni al Sindaco, prevedendo che siano inserite nell’o.d.g. a inizio seduta.

aloisiALOISI: “IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO VIOLA IL REGOLAMENTO” – Dura la replica del Sindaco Aloisi: «L’opposizione – scrive nel suo profilo Fb – considera un suo diritto quello che invece è un continuo abuso. Il Presidente del consiglio, che oramai vive all’estero, non solo non è mai presente ma addirittura, contrariamente a come si fa nella norma e anche per rispetto istituzionale, non concorda mai con il sindaco la data del consiglio comunale, rendendo così difficile la presenza dello stesso. Inoltre, per evitare di rientrare dall’estero una volta in più, convoca max consigli comunali con tanti punti all’ordine del giorno». È l’opposizione – accusa il Sindaco menenino – a violare le regole, grazie alla complicità si un presidente del Consiglio che non è super partes: «durante i consigli – denuncia la Aloisi – più volte viola il regolamento, non dando la parola alla maggioranza e consentendo invece all’opposizione di poter prendere la parola ripetute volte. Tutto questo chiaramente rende impossibile lo svolgimento di un sereno e regolare consiglio comunale». «E l’opposizione che fa? – conclude il Sindaco -. Considera un suo diritto che la data del consiglio venga concordata solo con i consiglieri d’opposizione, protesta perché abbiamo rinviato, a data certa, alcuni punti all’ordine del giorno che sono stati inseriti appena la sera prima e che, se trattati tutti in un’unica seduta, avrebbero costretto a prolungare i lavori fino all’alba, con il rischio che per la stanchezza si commettesse qualche errore».

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