È stato convalidato l’arresto Mamadou Kamara, l’ivoriano di 18 anni, ospite del Cara di Mineo, giunto l’8 giugno in Sicilia, durante uno dei tanti sbarchi di quest’estate, accusato del duplice omicidio di una coppia di anziani coniugi, Vincenzo Solano, 68 anni e Mercedes Ibanez, 70 anni, di origini spagnole, avvenuta a Palagonia la notte tra il 29 e 30 agosto in una villetta dove i due risiedevano. Al giovane, detenuto nel carcere di Caltagirone in contrada Noce gli inquirenti contestano l’accusa di duplice omicidio, rapina aggravata e violenza sessuale.
Emergono nuovi dettagli sui fatti verificatasi a Palagonia tra la notte di sabato e domenica scorsi. Decisivi, la refurtiva nascosta nel borsone con alcuni indumenti del giovane macchiati di sangue, la circostanza che l’indagato indossasse abiti della vittima, il ritrovamento di un anello e una catenina all’interno della villa e l’attenta analisi dei video delle videocamere di sorveglianza della zona e di quelle del Cara di Mineo, la cui visione ha permesso di ricostruire con precisione tutti i movimenti del presunto assassino, dal Cara (h. 23.58 del 29 agosto) alla villa dei Solano, in cui è rimasto circa tre ore, sino al suo rientro al Cara alle 6.20 del 30 agosto.
Tutti elementi che sembrerebbero incastrare inoppugnabilmente il giovane della Costa d’Avorio. In attesa della relazione del medico legale e di nuovi riscontri dalle analisi di laboratorio su tutto il materiale refertato, effettuate dal Gabinetto di Polizia scientifica di Palermo, si cercano prove di eventuali complici, anche di nazionalità italiana, la cui presenza sulla scena del delitto, secondo gli inquirenti, non è da escludere.
Le risultanze delle indagini in corso sono state presentate venerdì 4 settembre, durante una conferenza stampa al Tribunale di Caltagirone, dal Procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera, dal Questore di Catania Marcello Cardona, dal capo della Squadra Mobile di Catania Antonio Salvago e dal Sostituto Procuratore di Caltagirone Anna Andreatta.
VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI
«Dall’accertamento autoptico è stato riscontrato con certezza che l’ivoriano ha abusato della donna». Lo ha detto il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera, nel corso della conferenza stampa, Nella richiesta di convalida del fermo, accolta nella serata di giovedì dal gip Ivana Maria Cardillo, compare quindi anche il capo di imputazione per violenza sessuale.
«È un episodio gravissimo – ha affermato Verzera – perché scuote l’ordine pubblico non solo di Palagonia ma di tutto l’hinterland. Il Cara di Mineo è un’emergenza di Stato quindi è necessario- ha aggiunto- che le Istituzione ne prendano atto».
Gli inquirenti stanno lavorando da giorni, non escludono nessuna ipotesi anche la possibilità che persone di nazionalità italiana abbiano detto al giovani ivariano che nella casa dei coniugi uccisi poteva esserci un “tesoretto”. La posizione di Kamara si complica sempre di più. Sul luogo del delitto sono stati trovati un anello e la maglia di un catenina che appartengono al giovane. Un altro elemento che non gioca a suo favore sono due biglietti aerei della vittime trovati a Kamara. Ad incastrare il Kamara ci sono anche le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza. Dai fotogrammi si nota il giovane che esce dal Cara di Mineo alle 23:58 alla guida di una bici, con uno zaino monospalla di colore arancione. Alle 2:13, passa lungo via Palermo, davanti alla casa dei coniugi, alle 2:16, percorre una stradina adiacente che porta solo a ‘Villa Solano’, alle 5:14 e alle 5:15 è di nuovo in strada, alle 5:22 ha un sacco appeso alla bici, mentre un altro sara’ trovato in casa delle vittime e alle 6:20 fa rientro al Cara.
«Con molta probabilità– spiega il capo della Mobile di Catania, Antonio Salvago – l’arma utilizzata da Kamara per assassinare Vincenzo Solano potrebbe essere un estrattore’ utilizzato dai meccanici, una tronchesina e uno sgabello usati per colpire entrambi». Confermato che la donna è stata gettata dal balcone, quando era già morta o ridotta in fin di vita, per le numerose percosse che le sono state inferte. Smentita invece la notizia, circolata in questi giorni, che Vincenzo Solano sia stato sgozzato. «Ma quale taglio alla gola» – è stata la secca risposta del Questore Cardona ai giornalisti. «Sicuramente ha un colpo alla gola – ha spiegato il Capo della Mobile etnea Salvago. «Ma tenete conto che ha subito tanti colpi alla testa». Per avere maggiori certezze occorre attendere la relazione del medico legale sull’esito dell’esame autoptico. Intanto dal carcere Mamadou Kamara continua a professarsi innocente.
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