Pubblicato il 23/10/2015
CRONACA

Minorenne migrante, sequestrata e portata al Cara di Mineo. Arrestato e condotto presso la casa circondariale di Caltagirone un nigeriano



Lo scorso 21 ottobre, alle ore 18.00 circa, militari in servizio all’interno del Cara di Mineo hanno prestato soccorso ad una sedicenne di nazionalità nigeriana che, dopo essere stata accompagnata presso gli Uffici della Polizia di Stato del Centro, ha raccontato di essere ospite presso una comunità per minori a Canicattì e di essere stata prelevata con forza da quel centro qualche giorno prima da alcuni uomini di colore e trasportata presso il Cara di Mineo. La donna ha aggiunto, inoltre,  di essere stata rinchiusa in un alloggio per consumare rapporti sessuali ma di essere riuscita a scappare.

Il personale del Commissariato di P.S. di Caltagirone, unitamente a quello della Squadra Mobile di Catania, hanno avviato in maniera tempestiva le indagini, accogliendo formale denuncia dalla giovane. Secondo la ricostruzione fatta dalla stessa, nel pomeriggio di domenica 18, la giovane, mentre passeggiava da sola per le vie di Canicattì, è stata avvicinata da una piccola autovettura di colore blu scuro, con a bordo due uomini di chiara origine nigeriana, uno dei quali, precisamente il passeggero, con un pretesto le si è avvicinato per poi trascinarla all’interno dell’auto,  minacciandola di morte. Dopo circa due ore di viaggio, l’auto si è fermata nei pressi di una stradina attigua al Cara di Mineo. Il passeggero ha trascinato fuori dal mezzo la minore mentre l’autista si allontanava con l’auto senza più fare ritorno. Riuscendo a superare la recinzione del CARA, i due sono entrati all’interno e la giovane è stata portata in un alloggio, al piano terra, senza bagno, dove è stata rinchiusa e trattenuta contro la sua volontà.

La minore ha raccontato agli inquirenti che l’uomo per ben due volte ha tentato di abusare di lei ma ad una sua pronta reazione ha desistito, continuando però a tenerla rinchiusa nell’alloggio,  minacciandola di ritorsioni nel caso avesse attirato l’attenzione di altri ospiti. L’uomo ha inoltre cercato di dissuadere la giovane dal tentare di scappare per andare dalla Polizia, altrimenti sarebbe stata di nuovo rimpatriata. Solo nel pomeriggio di mercoledì scorso, eludendo la sorveglianza a cui era sottoposta, la giovane è riuscita a scappare e allontanarsi dall’alloggio, fermando l’auto dei militari. La giovane donna ha dichiarato da subito di essere in grado di riconoscere l’uomo mediante il database dell’amministrazione del Cara. E così è stato.

L’uomo, identificato per Lucky Edoro, nigeriano di anni 29, è stato prontamente rintracciato all’interno del proprio alloggio e, considerata la gravità dei fatti nonché i gravi indizi di colpevolezza nei suoi confronti, preso atto della possibilità  di un suo imminente allontanamento dal Centro e la conseguente possibilità di darsi alla fuga a seguito del mancato riconoscimento della protezione internazionale a suo tempo richiesta, è stato posto in stato di fermo di indiziato di delitto per il reato di sequestro di persona, tentata violenza sessuale e minacce gravi.

L’uomo è  stato condotto presso la Casa Circondariale di Caltagirone a disposizione della locale Procura della Repubblica, mentre la giovane minorenne,  è ospite presso una comunità protetta.

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